A partire dal 21 dicembre sarà effettuato lo stop delle trasmissioni in bassa qualità con il passaggio al nuovo standard Dvb-T2 per il digitale terrestre.
Manca un mese al passaggio definitivo al nuovo standard tecnologico Dvb-T2 che porrà fine alle trasmissioni in bassa qualità di Rai, Mediaset ed altre emittenti al fine di fornire allo spettatore programmi in alta qualità. Il cambiamento avverrà, precisamene, il 21 dicembre 2022. Cosa cambierà a partire dal giorno indicato e come sarà modulata la nuova offerta televisiva, che farà leva su elevati standard di trasmissione per i canali. Saranno forniti, inoltre, ulteriori contenuti che andranno a comporre quella che è stata definita la “televisione ibrida”, in grado di fondere diverse offerte dedicate all’utente finale.
Il 21 dicembre stop delle trasmissioni sul digitale terrestre dei canali di Rai, Mediaset e altri broadcaster a bassa qualità per consentire il passaggio al nuovo standard Dvb-T2.
Si abbandonerà definitivamente, dunque, la tecnologia Mpeg-2 sulla quale, attualmente, si basano sia i decoder che i televisori.
Tale transizione permetterà agli utenti di avere a disposizione canali in alta qualità e anche una serie di servizi aggiuntivi, con apparecchi che supportino tale standard tecnologico in HD. Un tema che è stato molto a cuore all’HDfi Innovation Day 2022, nel quale si è discusso dell’introduzione del nuovo standard che permette di elevare la qualità dei canali delle diverse emittenti, al fine di migliorare le telecomunicazioni.
Tale organismo di filiera fa capo a 26 aziende che lavorano e sono leader nel settore del broadcasing e dell’audiovisivo.
Tonio Di Stefano, presidente di HdFi afferma che tale passaggio è fondamentale, non solo per fornire canali televisivi in alta qualità, ma anche per mettere a disposizione dell’utente finale, che fruisce dell’offerta televisiva, una programmazione che faccia leva su quella che viene definita la televisione ibrida, “con i suoi nuovi sistemi di advertising“.
Hd Forum sostiene, in qualità di associazione senza scopo di lucro, l’uso di tecnologie in HD, nonché promuove la diffusione di contenuti multimediali e audiovisivi, al fine di realizzare contenuti televisivvi che rispettino elevati standard evolutivi.
In essa confluiscono i nomi più importanti legati alle aziende che lavorano nel settore delle telecomunicazioni: tra queste annoveriamo, Panasonic, Rai, Persidera, Samsung, Sky, Sony, Tim, Eurofins, EI Towers, Dolby, Fincons Group, Sisvel Technology, Tim, Eutelsat, Eutelsat, Fastweb, Gruppo Industriale Vesit, Fraunhofer IIS, Fondazione Ugo Bordon, Kineton, LG Electronics, Tivù, TP Vision.
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