Torna diMartedì e Maurizio Crozza fa incetta di satira anche nella copertina di stasera 16 dicembre 2014. Dopo lo scandalo “Mafia Capitale”, il premier Matteo Renzi candida Roma come città ufficiale delle Olimpiadi del 2024. Così il comico genovese si lancia nelle più disparate discipline di stampo illegale: dall’ “appalto sincronizzato” al “Buzziball”. Al centro dello sketch di La 7 anche il commento sull’incontro tra Papa Francesco e il presidente del Consiglio, oltre agli arresti domiciliari di Giancarlo Galan.
Le Olimpiadi del 2024 sarebbero per Crozza il momento ideale per giocare la maratona dell’illegalità: “Una notizia di speranza, Giova, perché vuol dire che c’è qualcuno che crede che nel 2024 Roma ci sarà ancora”. “Più che fiamme olimpiche io vedo tantissime fiamme gialle“, ironizza, e, ancora, “è come se subito dopo l’incidente di Fukushima avessero organizzato una grigliata con quelli del G8!”.
Certo con tutto quello che sta succedendo a Roma, dice Crozza, non è forse il momento migliore per pensare ai giochi olimpici: “E’ un fatto d’immagine? Bisogna rilanciare la mafia nel mondo? A me sembra che se la cavicchiano benissimo anche senza Olimpiadi”. Così, il comico si lancia in qualche proiezione verosimile: “l’occasione di proporre nuove discipline olimpiche: l’appalto sincronizzato, le truffe dal trampolino, il patteggiamento artistico, il Buzziball”.
“Siamo fortissimi – spiega – vinciamo la co…op del mondo”, ma il Belpaese alle Olimpiadi sarebbe capace anche in “etica leggera, lancio della mazzetta, corruzione a ostacoli”. Poi, il dubbio: “Quando mai in questo Paese abbiamo messo ostacoli alla corruzione?”.
I giochi sì, ma anche i costi dell’evento, per giochi che in fondo non durano molto: “Solo un mese? Le Olimpiadi da noi creano un indotto che può durare anni: intanto ti fai venti puntate di Report, intercettazioni, indagini. Poi, arriva rinvio a giudizio, primo grado, secondo grado, cassazione. Sono centinaia di posti di lavoro fino al 2050, anche oltre”.
L’altro tema del giorno è l’ondata di tasse da pagare che ha travolto i cittadini: “Negli uffici postali più code che ai concerti degli U2!”. I cittadini vessati dai tanti contributi da versare, mentre i politici la passano sempre liscia:
“Giancarlo Galan? E’ agli arresti domiciliari per corruzione e non si dimette. Il presidente della Commissione cultura, in questo Paese cosa deve fare di più grave per dimettersi? Prendere a martellate il David di Michelangelo? Fare i baffi col pennarello alla Venere di Botticelli? Infilare la testa nelle fessure dei quadri di Fontana?”.
E, per finire, l’incontro sopra le righe tra Papa Francesco e il presidente del Consiglio, che l’ha omaggiato di quattro bottiglie di vino. Crozza usa anche stasera la voce del Pontefice: “Matteo caro, io sono astemio. Non dico di prendere informazioni dai servizi segreti…c’è scritto su Wikipedia. Peccato che non m’hai portato anche una statuetta di Buddha! Matteo, è come se io ti regalassi ‘Il Capitale’ di Marx. Tu, cosa te ne fai, Matteo? A te, che sei il più grande astemio di sinistra che io conosca…”