La copertina di Maurizio Crozza per DiMartedì, nella puntata di martedì 10 febbraio, non può che occuparsi dello scandalo bancario che sta tenendo banco nelle cronache di tutto il mondo: la lista Falciani, l’elenco di 100mila nomi diffuso nel 2010 dal bancario pentito Hervè Falciani. La lista contiene i nominativi dei correntisti della banca svizzera Hsbc. Fra di essi sono 7mila italiani. I più famosi sono lo stilista Valentino, Valentino Rossi (già noto per alcuni guai col fisco) e Flavio Briatore.
Fra i nomi internazionali di maggiore spicco, il re di Giordania, la cantante Tina Turner e il corridore Fernando Alonso.
Nel corso della copertina Crozza non poteva non toccare le strane intese fra Salvini e Berlusconi, l’amara fine del partito di Mario Monti Scelta Civica e i guai giudiziari dell’allenatore della Juvenus Antonio Conte.
Ma lasciamo la parola a Crozza, con gli estratti più divertenti della sua copertina!
“Giova, che ore sono? Hanno già cominciato a cantare? No, non quelli di Sanremo! Quelli di Ginevra! Sì perché sono saltati fuori 100mila titolari di conti correnti segreti in una filiale della banca svizzera Hsbc. Ci sono un sacco di nomi illustri […]
Pensa che in quella banca non hanno la linea gialla come in tutte le altre banche, ma il red carpet!
Pensa a fare la fila in quella banca. Signor Phil Collins, io ho il 27. Lei sa chi è l’ultimo? Ah, è Alonso! Alonso è sempre l’ultimo”.
“Fra 7mila italiani ci sono anche nomi insospettabili che tutto fanno venire in mente tranne l’evasione!” A questo punto ogni riferimento a Valentino Rossi è puramente casuale.
“Non è che se hai un conto in Svizzera sei automaticamente un evasore. Certo… aiuta!”
Poi l’imitazione di Briatore con “quella sensazione da sogno negli occhi del re di Giordania quando vede Tina Turner che fa la domiciliazione delle bollette”.
Ma finisce presto, precisamente quando senti un rumore stridulo e lo prendi per un acuto di Tina Turner, “invece è la sirena della Finanza. Allora capisci che non sei in un sogno, sei nella merda!”
“In questo paese è tutto regolare – chiosa Crozza – come la frode fiscale, che Renzi e la Boschi vogliono depenalizzare” sebbene, ci ricorda il comico, la Corte dei conti dice che la frode fiscale rallenta la crescita.
Del resto, “in Italia tutto fa frode”.
E poi si passa ad Antonio Conte, nell’occhio del ciclone per un’accusa molto grave. “Per un allenatore l’accusa di frode sportiva è una cosa grave. Che potrebbe fare di peggio un allenatore, rubare i rolex ai calciatori?”
E parrucchino in testa parte l’imitazione: “Oggi può succedere a me. Domani può succedere di nuovo a me. Ma sempre a me succede? Sono antipatico perché frodo?”
E sui parlamentari di Scelta Civica passati al PD? C’è spazio anche per loro, puntualizzando che in questa legislatura si è visto il maggior numero di parlamentari che hanno cambiato casacca.
“Regolare”, conferma Crozza. “Quante volte abbiamo visto Usain Bolt partire a razzo per i 100 metri per poi finire a rana? Siamo un paese… come si dice… a ca**o!”
In conclusione se la prende con Salvini. “Salvini aveva detto che non si sarebbe mai alleato con Berlusconi e si allea con Berlusconi. Cosa hanno in comune Salvini e Berlusconi?”, domanda Crozza.
Che altro se non la “troika” e l’amore per Putin?
E qui la battuta è facile e ogni riferimento a Berlusconi è puramente voluto: “Sperava di ritrovarsela nel lettone”.
La conclusione riguarda la situazione in Russia: “Non vorrei che scoppiasse la guerra e sbagliassimo alleato come l’ultima volta!”
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