Lei è Dina Boluarte, rimbalzata alla cronaca mondiale per essere stata nominata come la prima presidente donna dello Stato del Perù. Di professione è un’avvocata, 50enne e avrà l’incarico per i prossimi 4 anni, sino al 2026.
La prima figura femminile, che è riuscita a salire nei piani alti del potere, ha giurato fedeltà allo Stato dopo che il suo predecessore, Pedro Castillo, è stato arrestato dalle forze dell’ordine subito dopo che il Parlamento ne aveva votato la rimozione del suo incarico.
Dopo aver avuto l’incarico di vicepresidente con il governo di Castillo, durato poco più di un anno, finalmente è riuscita a diventare la prima donna capo dello Stato del Perù. L’avvocato, originaria della regione di Apurímac, ha giurato davanti alla plenaria del Congresso:
“Chiedo una tregua politica per installare un governo di unità nazionale”.
Queste sono state le prime parole con il nuovo incarico che occuperà fino al 2026, anno in cui ci saranno le prossime elezioni. La sua formazione è di sinistra democratica e non totalitaria, come ha spiegato alle agenzie di stampa per presentare il suo partito.
Dal 28 luglio dello scorso anno, data che ha segnato la presidenza della Repubblica di Castillo, ad oggi, le cose sono molto cambiate. Nel giro di un anno lo Stato dell’America meridionale è stato totalmente travolto.
Boluarte, durante il suo primo discorso da presidente del Perù, ha spiegato a tutti i membri dei vari schieramenti politici come opererà nei prossimi 4 anni, cercando di spingere tutti a un maggiore dialogo e a migliorare le reti di comunicazione ai fini di poter raggiungere un accordo.
“Assumo la carica di presidente della Repubblica consapevole dell’enorme responsabilità che mi compete e la mia prima invocazione è quella di fare appello alla più ampia unità di tutti i peruviani”.
Queste sono state le sue dichiarazioni nelle vesti da prima donna presidente, la quale, da ieri, si ritrova a governare un paese avvolto dalle incertezze e pieno di cambiamenti nel giro di poco più di 365 giorni.
Il suo compito primario, d’ora in avanti, sarà quello di tenere ben unito e saldo il proprio Stato che sino al 2026 dovrà governare; dovrà agire con delicatezza, liberarsi dai clan mafiosi che purtroppo rimangono sempre pronti a raggirare il paese.
Inoltre, compito fondamentale per Dina Boluarte, sarà quello di assicurarsi la protezione dei militari, essere in grado di convincere i mercati internazionali e mettersi duramente a lavoro per fare in modo che le riforme costituzionali siano in grado tenere maggiore unione all’interno del paese.
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