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Recenti casi di cronaca ci hanno portato a parlare del diritto all’oblio, ma sappiamo davvero cos’è e cosa dobbiamo fare nel caso volessimo usarlo? Chiedere che Google e altri siti cancellino le informazioni scritte su di noi è un diritto che possiamo esercitare attraverso diversi passaggi. Prima di tutto si può fare una procedura online: si può rivolgersi o che non si possa più risalire alle pagine dal motore di ricerca. Se poi Google non dovesse accettare la richiesta, si può fare un’ulteriore richiesta al garante della privacy e da ultimo eventualmente si può ricorrere al giudice. Ci sono però degli aspetti da considerare.
Non sempre si può ottenere la cancellazione dei propri dati. Un caso riguarda il diritto di cronaca che interessa i politici, persone con ruoli istituzionale e note: informazioni che potrebbero essere pregiudizievoli per la loro fama potrebbero essere interessanti per i diritti di cronaca. Faccio un esempio: un politico che ha preso una tangente non può chiedere che questa informazione venga cancellata perché è di interesse generale.
Per chi non ha questo tipo di notorietà, non esiste il diritto di cronaca perché prevale il diritto alla privacy.
In ogni caso, anche se Google dovesse accettare la richiesta, il problema non è limitato all’indicizzazione di Google perché potrei essere trovato anche da altri motori di ricerca e le mie informazioni rimarrebbero sulle pagine di destinazione e quindi online. Se dovesse accadere questo, dovrei richiedere a ogni sito di provvedere a cancellare le pagine che contengono informazioni pregiudizievoli su di me, il che diventa difficile e dispendioso.