Un uomo di 31 anni affetto da una malattia che lo ha reso disabile è stato cacciato dal cinema in cui si era recato perchè il respiratore che lo aiuta a vivere era troppo rumoroso. Il pubblico in sala si è lamentato del rumore del suo dispositivo che gli permette di respirare, e così Richard Bridger, affetto da distrofia di Duchenne, è stato ‘gentilmente’ invitato (cioè costretto) a lasciare la visione del film a metà. Inoltre gli è stato vietato di presentarsi in sala nel week end, periodo di maggiore fruizione del cinema da parte del pubblico. Il vergognoso episodio è accaduto presso il cinema Odeon a Epsom, cittadina di quasi 27mila abitanti della contea del Surrey, in Inghilterra.
Sembra incredibile, ma quanto è accaduto a Richard Bridger, affetto da distrofia muscolare di Duchenne, che lo limita su una carrozzina elettrica, è una vera e propria discriminazione che le persone disabili conoscono molto bene, perchè ne sono spesso vittime.
Richard è quindi stato buttato fuori dal cinema dopo le lamentele del pubblico circa il rumore prodotto dal suo respiratore. Ma il padre Steve non ci sta e spiega: ‘Tutto ciò è disgustoso. Il suono del ventilatore di mio figlio non è più forte del rumore prodotto dai pacchetti di patatine o dallo scricchiolio dei popcorn masticati‘.
Ed in effetti non possiamo che inorridire di fronte a questo episodio. Pensiamo che, invece di cacciare Richard dalla sala, gli operatori del cinema avrebbero potuto sistemare il tutto con un cambio di posto.
E’ evidente che ancora ci sono molte, moltissime barriere che rendono la vita dei disabili un po’ più difficile, e non parliamo solo delle barriere architettoniche, quanto (e soprattutto) di quelle mentali, che spingono a vedere come ‘diversi’ i nostri stessi simili.