Un uomo disabile è precipitato dalla finestra di casa sua a Primavalle (Roma). Uno degli agenti indagati si dice innocente: “Abbiamo aperto la porta e Omerovic si è lanciato giù”. Questa la testimonianza di uno dei quattro poliziotti ora sotto indagine. Sembrerebbero esserci foto e video a testimoniare i fatti raccontati dai quattro uomini.
Hasib Omerovic, di soli 36 anni, è precipitato giù dalla finestra della sua abitazione a Primavalle (Roma). Sembra che i quattro poliziotti presentatisi a casa sua per un intervento di identificazione siano attualmente indagati per il tragico evento avvenuto a Roma. Proseguono le indagini e nel frattempo escono video e foto che potrebbero aiutare a ricostruire i fatti.
Vediamo cosa hanno scoperto in seguito ad una prima analisi e quale potrebbe essere la verità dietro a questo caso di cronaca.
Parla uno dei poliziotti indagati
Andrea, uno dei quattro poliziotti attualmente indagati per la morte di Omerovic, si dice innocente e si difende sostenendo di essere in possesso di foto e video del momento dell’intervento, che potrebbero dimostrare la sua versione dei fatti e scagionarlo. “Abbiamo seguito tutti i passaggi e le procedure regolarmente previste per un intervento di identificazione”. Queste le parole del poliziotto.
In base alla ricostruzione dei quattro poliziotti, al loro arrivo all’interno dell’abitazione erano presenti un uomo e una donna e in un attimo Hasib si è buttato dalla finestra. Ora Andrea e i suoi tre colleghi del commissariato Primavalle sono iscritti nel registro degli indagati in seguito alla tragica vicenda che ha visto Hasib Omerovic, un uomo sordomuto, precipitare dalla finestra della sua abitazione.
Il tutto sarebbe avvenuto in contemporanea alla perquisizione da parte delle forze dell’ordine della casa di Omerovic. Ora sembrerebbero esserci delle prove che potrebbero dimostrare la verità dei fatti avvenuti.
Le parole dei genitori di Hasib
I genitori di Hasib Omerovic non credono però all’innocenza dei quattro agenti e dicono apertamente:
“Nostro figlio è stato spinto di sotto”.
La loro idea è avvalorata anche dalla testimonianza della sorella minore di Hasib, presente quella mattina a casa durante la perquisizione. Secondo quanto riportato dalla ragazza, gli agenti avrebbero picchiato ferocemente il fratello, per poi spingerlo giù dalla finestra. La Procura di Roma ha ora aperto un’inchiesta per tentato omicidio e falso in atto pubblico. Vedremo ora cosa accadrà e qual è la verità che si cela dietro a questa vicenda.