Un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle, per colpa di un incidente stradale, è stato raggirato da una società chiamata Kafka, per l’astronomica cifra di 1 milione di euro: gli avevano promesso che con un rivoluzionario intervento chirurgico sarebbe tornato a camminare. Data la gravità della situazione, i tre responsabili del raggiro sono stati arrestati.
La fantomatica società, dal nome alquanto emblematico, aveva assicurato al giovane 23enne, paraplegico, che grazie a un tecnologia innovativa (inesistente), avrebbe potuto riacquistare l’utilizzo delle gambe.
Il ragazzo era finito nel mirino della società truffatrice, per via del suo ricco bottino: a seguito dell’incidente stradale che l’ha condotto sulla carrozzina, aveva ottenuto un risarcimento di 1 milione di euro.
Il desiderio irrefrenabile di poter tornare a camminare e la disponibilità di denaro hanno fatto del ragazzo una preda appetibile.
Dapprima, i tre uomini hanno cercato di conquistarsi la fiducia del giovane, poi sono passati a lavorare sul suo desiderio di abbandonare la carrozzina e infine, in presenza di un quadro psicologico fortemente compromesso, hanno attaccato, proponendogli un intervento chirurgico costoso ma risolutivo, che purtroppo non esisteva affatto.
Non si è trattato dell’unico caso di truffa messo in atto da questa società, sembra che anche un imprenditore del settore ambientale sia stato convinto a investire in una nuova tecnologia innovativa, sempre inesistente.
A seguito delle indagini condotte dai Carabinieri del comando provinciale di Milano, sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per i tre truffatori, residenti a Monza, Robbio Lomellina (Pavia) e Valsolda (Como).
I tre sarebbero gli autori di truffe piuttosto elaborate, che hanno portato alla loro attività un guadagno pari a 960mila euro.