Air France e Airbus sono state assolte dalle accuse di omicidio colposo, per il disastro aereo del volo Rio-Parigi del 2009 dove persero la vita 228 persone.
Un caso riaperto nel 2021, con il ricorso delle famiglie accolto dalla Corte di Parigi. Le investigazioni del 2012 avevano riconosciuto come cause della caduta dell’aereo i danni al velivolo e la mancata prontezza dei piloti nel recuperare dalla fase di stallo in cui l’aereo era entrato dopo i guasti causati dal temporale.
Il tribunale di Parigi ha deciso che, da parte delle due società vi furono sì delle negligenze, ma che non ci sono nessi con la caduta dell’aereo.
Un processo iniziato nell’ottobre del 2022, dopo il ricorso delle famiglie delle vittime – 228 -del 2021 accolto dalla Corte di Parigi. Per il disastro aereo del volo Air France 447, sia la compagnia francese che la Airbus – azienda costruttrice – sono state assolte oggi dalle accuse di omicidio colposo.
I fatti risalgono al 2009, quando il volo in partenza dal Brasile cadde nell’oceano Atlantico al largo delle coste brasiliane. Incidente causato probabilmente da un fortissimo temporale, e per il quale inizialmente nel 2012 erano stati individuati i piloti come responsabili della caduta dell’aereo insieme ai guasti tecnici. Era stato l’ufficio di inchieste e analisi per la sicurezza dell’aviazione civile a indagare sui fatti, con la reazione resa pubblica proprio tre anni dopo l’incidente.
Secondo la relazione dopo i guasti l’aereo perse la possibile di continuare in modalità pilota automatico, e i piloti pare non fossero addestrati per condurre l’areo manualmente dopo i malfunzionamenti di questo tipo, considerata la portata dei danni e l’altitudine.
L’aero andò in stallo, e i piloti non riuscirono a mettere in pratica interventi adatti per recuperare la situazione.
Uno dei disastri aerei più noti degli ultimi decenni, con uno dei bilanci più drammatici in termini di vittime. Il volo Air France 447 in partenza da Rio de Janerio dall’aeroporto Galeao il primo giugno del 2009 sarebbe dovuto atterrare al De Gaul di Parigi. Erano le 2:49 quando l’aereo però improvvisamente scomparve dai radar.
A perdere la vita tutte le persone a bordo 216 passeggeri, 3 piloti e 9 assistenti di volo. La caduta dell’aereo avvenne a metà tra l’Africa e l’America del Sud.
La scatola nera, visto che l’aereo precipitò in mare, venne ritrovata solamente due anni dopo nel 2011 (foto qui in alto) sul fondo dell’oceano. Questo ritardò di molto le investigazioni, vista anche la mancanza di testimoni e di tracce radar attendibili.
L’aereo nelle ultime fasi aveva attraversato delle tempeste ed era stato soggetto di grandi turbolenze a causa di una convergenza intertropicale. La tempesta probabilmente contribuì all’incidente, anche se nella stessa zona e nei minuti precedenti erano transitati altri tre aerei, senza subire alcun danno. Di solito, quando di notte i piloti riescono ad accorgersi di simili condizione climatiche utilizzano il radar di bordo per cambiare rotta e aggirare la tempesta.
Alcuni cristalli, secondo le ricostruzioni, generano un guasto nei sensori di velocità che si congelarono, facendo entrare così l’aereo in modalità pilota manuale.
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