Sono passati 11 anni dal disastro nucleare di Fukushima, in Giappone, e ora a pagare con un risarcimento record sarà la compagnia Tepco, la più grande società elettrica nipponica.
Il disastro nucleare di Fukushima Dai-ichi, innescato da uno tsunami che ha colpito la costa orientale del Giappone nel marzo 2011, è stato uno dei peggiori al mondo e ha generato enormi costi di pulizia, compensazione e disattivazione per Tepco, la compagnia elettrica più grande del Giappone.
Ora, dopo tanti anni, arriva la condanna per i dirigenti della società, che dovranno risarcire l’operatore per i danni creati. Ecco cosa dice la sentenza.
Fukushima: condannati quattro dirigenti della Tepco, le cifre del risarcimento sono da record
Come anticipato, il tribunale distrettuale di Tokyo oggi ha condannato quattro ex dirigenti della Tokyo Electric Power Company (Tepco), che dovranno pagare ben 13 trilioni di yen (pari a 95 miliardi di dollari) di danni all’operatore della centrale nucleare distrutta di Fukushima Dai-ichi.
Il disastro che accadde nel marzo 2011 fu inimmaginabile, causato dal terremoto e dal maremoto del Tōhoku. La sentenza, in una causa civile intentata dagli azionisti di Tepco, segna la prima volta che un tribunale ha ritenuto degli ex dirigenti responsabili del disastro nucleare.
La corte ha, infatti, ritenuto che i dirigenti di Tepco dell’epoca avrebbero potuto prevenire il disastro, se avessero esercitato la dovuta attenzione.
Questa nuova sentenza si allontana da un’altra del processo penale del 2019, in cui il tribunale distrettuale di Tokyo ha ritenuto tre dirigenti della Tepco non colpevoli di negligenza professionale, ritenendo che non avrebbero potuto prevedere il grande tsunami che ha colpito la centrale nucleare.
Il disastro della centrale nucleare giapponese, uno dei peggiori della storia
Più di 11 anni dopo il peggior disastro nucleare del Giappone, solo lo scorso giugno il governo ha revocato gli ordini di evacuazione in una sezione di un villaggio, precedentemente considerato off-limit, consentendo ai residenti di tornare nelle loro case.
L’11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9,0 ha colpito al largo delle coste del paese, innescando uno tsunami che ha causato una fusione nucleare presso la centrale elettrica, oltre ad un importante rilascio di materiale radioattivo.
Fukushima è stato definito il peggior disastro nucleare del mondo da Chernobyl nel 1986, un evento tragico che ancora oggi porta i suoi strascichi.
Più di 300.000 persone che vivevano vicino alla centrale nucleare sono state costrette a evacuare temporaneamente e altre migliaia lo hanno fatto volontariamente. Tutte le comunità sfrattate ora, dopo 11 anni, sono ancora città fantasma e i suoi ex abitanti sono sparsi per il Paese.