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Giorgio Napolitano, nel suo discorso di fine anno a reti unificate, ha detto chiaramente che sta per lasciare le sue funzioni e presenterà le sue dimissioni, possibilità che, ha specificato, è prevista dalla nostra Costituzione. Non si è limitato soltanto a salutare gli italiani, ma ha indicato la rotta da seguire e ha tracciato la strada su cui il Paese dovrà muoversi nei prossimi mesi. Ha fatto riferimento alle riforme, alla lotta alla corruzione e alla ripresa economica. Napolitano ha specificato che ha toccato con mano i limiti dell’età e che preferisce rivolgersi anche a chi presto gli succederà nelle funzioni che sta per lasciare. Ha chiarito di essere rimasto a ricoprire il suo ruolo anche perché il suo era un obiettivo importante: superare l’immagine di un’Italia instabile che tanto ci penalizza.
Ha voluto sottolineare come si sono superati momenti di acuta tensione, gli alti e i bassi nelle vicende di maggioranza e di Governo proprio grazie all’aver tenuto in piedi la legislatura che si è aperta con le elezioni di quasi due anni fa. Secondo il Presidente della Repubblica, si è messo in moto un processo di cambiamento. Tutto il discorso è stato caratterizzato dalla preoccupazione per il futuro dei giovani. Il Capo dello Stato ha sottolineato come sia fondamentale fermare il dilagare della disoccupazione giovanile e la perdita dei posti di lavoro. Inoltre Napolitano ha giudicato in modo molto positivo il semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. Il Capo dello Stato ha usato parole durissime nei confronti dello scandalo di Mafia Capitale e ha detto che soltanto riconquistando i valori morali la Repubblica potrà andare avanti.
Le condizioni ci sono tutte, perché Napolitano possa lasciare il proprio incarico. La crisi di sistema sembra essere quasi superata, il cammino delle riforme sembra essere stato preso e allo stesso tempo ci sono tutte le basi per il risanamento dell’economia. Tuttavia Napolitano non nasconde come restino delle questioni ancora aperte, soprattutto quelle della disoccupazione e della nuova povertà.
Il Presidente della Repubblica ha insistito sul coraggio della politica e sulla forza di volontà dei cittadini, che deve prevalere. Il Capo dello Stato intende trasmettere fiducia ai connazionali, non si rassegna a vedere avviato un processo di modernizzazione del Paese, di cui avverte la necessità. Il primo passo, da cui partire, deve essere la voglia di stabilità e l’accordo tra le forze politiche rappresenta in questo senso un punto fondamentale.