Novità in ambito di pensioni. Il governo e i sindacati continuano ad avere un confronto.
Tutti alla ricerca di risposte precise per capire rispettivamente come si smuoverà la situazione inerente alle pensioni.
“Chiediamo risposte precise sulla nostra piattaforma” sono queste le parole con cui avvia la discussione primo tra il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Per parlare di questa tematica molto importante, oltre a Bombardieri, è stata convocata anche il Ministro del lavoro, Marina Calderone.
Quest’ultima ha dato una risposta molto gelida nei confronti della richiesta di Bombardieri: “Faccio notare che non avete mai inviato ufficialmente le vostre proposte unitarie al contrario di altri, oggi, seduti al tavolo”.
A seguire ha preso la parola Maurizio Landini, leader CGIL, il quale ha voluto chiedere spiegazioni a Claudio Durigon, il sottosegretario.
Nello specifico Landini ha chiesto di essere messo a conoscenza delle intenzioni reali che il governo ha nel momento in cui parla di pensioni.
Oltretutto ha sottolineato che la piattaforma doveva essere messa proprio alla base della discussione.
Durigon ha replicato dicendo “Credo che prima di capire quante risorse dovremmo capire quali interventi mettere a sistema. Siamo qui per capirlo insieme e per condividere un metodo”.
Dopo questi continui botta e risposta, è intervenuta Marina Calderone, la quale ha fissato un termine entro cui vengono svolti questi incontri/scontri.
I prossimi tavoli tecnici di confronto infatti avranno luogo l’8 febbraio, data dopo la quale si terranno a cadenza settimanale.
Dopo il primo incontro del tavolo tecnico, ci sono state anche delle novità riguardanti le nuove riforme per la pensione.
Sembra infatti, da quanto possiamo apprendere, che il Governo abbia intenzione di ripristinare permanentemente il nucleo di valutazione per le spese in modo da poter tenere sotto controllo e, di conseguenza, monitorare tutti i fattori che tendono ad influenzare questo settore.
Marina Calderone ha anche voluto sottolineare che bisognerebbe favorire la conoscenza ed utilizzare la previdenza complementare, al fine di creare una riforma stabile.
“Serve un quadro chiaro e stabile di norme affinché i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile”. Queste le parole del ministro.
In conclusione, dopo le tante proposte che il governo Meloni ha millantato nel corso della campagna elettorale, ad oggi la popolazione non ha visto ancora dei risultati reali in ambito di pensioni.
Sicuramente con i prossimi incontri sui tavoli tecnici si potrà arrivare a raggiungere una conclusione, considerando che le proposte arrivate da parte dei diversi rappresentanti dei partiti sono svariate.
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