Displasia mammaria: quali le tipologie, i sintomi e le cure? Nello specifico si tratta di un’alterazione benigna delle cellule del seno. E’ un fenomeno molto diffuso nelle donne in età fertile e non si può parlare di una vera e propria patologia. Di solito interessa le donne che hanno un’età compresa fra i 20 e i 50 anni. Vediamo più precisamente in che cosa consiste.
Le tipologie
In medicina si è soliti distinguere tra due tipologie di displasia mammaria. Questa condizione può essere fibrosa o cistica. Nel primo caso si formano dei piccoli noduli, mentre nel secondo caso si ha la presenza di piccole cisti che contengono liquido. Le cisti mammarie possono essere sottoposte anche ad un processo di svuotamento. Generalmente accade che la displasia mammaria fibrosa è bilaterale, coinvolgendo entrambi i seni. Questa peculiarità, invece, non è tipica della displasia cistica. Le cause sono di solito da rintracciare nella produzione endocrina delle ovaie, che stimola la mammella, ma gli esperti pensano che ci sia anche una predisposizione genetica.
I sintomi
I sintomi della displasia mammaria sono costituiti principalmente dal dolore al seno. La sensazione dolorosa diventa più acuta soprattutto durante il ciclo mestruale. Il seno è pesante e teso e, se viene palpato, dimostra una sensibilità elevata. La sensazione che si prova è una fitta bruciante. Nella displasia fibrosa compaiono dei fibroadenomi, che soprattutto sono localizzati nella parte laterale superiore del seno. Nella displasia cistica si formano delle cisti mammarie e anche in questo caso bisogna distinguere fra una condizione a cisti piccole, isolate e a gruppi, e un’altra a grandi cisti, che interessa le donne soprattutto nel periodo che precede la menopausa.
Le cure
Non sempre è necessario ricorrere alle cure per la displasia mammaria. A volte non si manifestano nemmeno sintomi particolari, per cui il medico non prescrive nessuna terapia. Soltanto se i sintomi sono gravi e fastidiosi, si può ricorrere all’uso di antinfiammatori non steroidei. Inoltre può essere utile usare un gel a base di progesterone. Nei casi particolarmente acuti, se i farmaci non riescono a lenire il dolore, si procede allo svuotamento delle cisti mammarie, attraverso l’aspirazione del liquido con una siringa. Soltanto in casi eccezionali si può arrivare alla rimozione chirurgica dei noduli. Per mettere in atto dei rimedi efficaci è importante arrivare ad una corretta diagnosi della displasia mammaria. Essa generalmente viene effettuata per mezzo di alcuni esami, come la mammografia e l’ecografia.
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