Nel pomeriggio di oggi, secondo il bollettino medico, disposto l’accertamento della morte cerebrale di Barbara Capovani.
Secondo quanto si apprende dal bollettino medico congiunto dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, alle 17.40 è stata disposta la verifica per l’inizio della procedura di accertamento della morte cerebrale di Barbara Capovani, la dottoressa picchiata al Santa Chiara nella giornata di venerdì. Arrestato l’aggressore, nella serata di ieri, dalle forze dell’ordine. Era un ex paziente psichiatrico noto nella zona di Viareggio.
L’ospedale ha fatto sapere che terminato il periodo di osservazione i medici procederanno alla donazione degli organi, come espresso dalla stessa dottoressa e come volontà dei familiari che hanno condiviso la scelta.
Nel pomeriggio di oggi secondo il bollettino, sono state avviate le procedure per determinare la morte cerebrale di Barbara Capovani, la dottoressa di 56 anni picchiata brutalmente nel tardo pomeriggio di venerdì 21 aprile all’interno del Santa Chiara di Pisa. La primaria è stata aggredita da un 35enne, ex paziente psichiatrico Gianluca Paul Seung arrestato nella serata di ieri.
L’accertamento della morte cerebrale è iniziato alle 17.40 di oggi pomeriggio, con gli esami clinici e strumentali della commissione di specialisti per disporre sulla paziente l’accertamento e la conclusione è prevista per le 23.40. Lo hanno fatto sapere l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest tramite bollettino medico congiunto.
Subito dopo il trasporto al Cisanello la dottoressa era stata, in condizioni disperate, sottoposta a un intervento chirurgico. Le sue condizioni era apparse anche ai soccorritori molto gravi, che aveva portato i sanitari a parlare di “estrema gravità” delle ferite riportate.
Nella tarda serata di ieri la Polizia ha messo le mani su Gianluca Paul Seung, 35enne originario della provincia di Lucca, zona di Viareggio Torre del Lago. L’agguato dell’ex paziente psichiatrico era arrivato intorno alle 18:30 del pomeriggio di venerdì, quando la psichiatra stava prendendo la sua bici per fare ritorno a casa.
Al momento l’aggressore pare non abbia collaborato con gli inquirenti, non rispondendo ad alcuna domanda dopo il suo arresto. Diverse volte avrebbe mostrato segni di squilibrio, era noto inoltre alle forze dell’ordine per dei precedenti.
Il brutale pestaggio è avvenuto ancora all’interno della struttura ospedaliera. La notizia ha gettato nello sconforto tutto il personale, i colleghi, e i medici delle strutture universitarie di Pisa, piene di giovani medici e studenti che ogni giorno prestano servizio all’ospedale Santa Chiara.
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