Divieto da giugno, scatta la multa da 300 euro per chi non rispetta la nuova normativa. Questi veicoli non potranno più circolare. Scopriamo le zone a rischio.
È confermato il nuovo divieto da giugno. Se non presti attenzione, ma soprattutto se utilizzi il veicolo sbagliato, ti arriva una multa da 300 euro. Ecco i dettagli.
Nuove limitazioni per gli automobilisti che, a partire da giugno, si ritroveranno a fare i conti con un divieto che già è attivo in alcune città italiane. Scatta il blocco della circolazione per alcuni veicoli che dovranno rimanere parcheggiati nel box auto.
Se ti fermano alla guida di uno di questi modelli, rischi grosso: per te non solo una multa da 300 euro ma anche la probabile sospensione della licenza di guida. Molte regioni, città, province e comuni già da qualche anno stanno imponendo un rispetto ferreo di alcune normative dettate per incentivare e migliorare la sostenibilità ambientale.
Le macchine sono le responsabili principali dell’inquinamento atmosferico, la causa di città sempre più sporche e di aria ormai irrespirabile. Ecco dunque perché è necessario risvegliare la nostra coscienza ecologica e impegnarci a rispettare le disposizioni in materia di sostenibilità ambientale che sindaci o chi si trova a ricoprire posizioni ancora più alte, stabiliscono per il bene del Pianeta e dei suoi cittadini.
Restando in tema di leggi, obblighi e disposizioni, vogliamo condividere con gli automobilisti questa notizia che in tanti sicuramente ancora non conoscono. Scatta il divieto da giugno per questi veicoli che non potranno più circolare. Se violi il disposto normativo, arriva la multa da 300 euro.
Con l’arrivo di giugno arrivano anche nuove limitazioni in materia di circolazione stradale. Da ormai anni, l’Italia, dietro anche monito dell’Unione Europea, sta impegnandosi a scuotere e svegliare l’assopita coscienza ecologica degli italiani.
Sindaci di tanti comuni stabiliscono in determinati periodi dell’anno, giorni, mesi e orari in cui è vietato circolare in auto, soprattutto se si è alla guida di determinati modelli.
Oggi vogliamo parlare del nuovo divieto che già dai primi di giugno è scattato in varie regioni e città italiane. Il blocco di circolazione non riguarda tutti ma solo gli automobilisti che guidano alcuni tipi di veicoli. Approfondiamo meglio questo argomento.
Iniziamo subito col dire che la prima città in cui già vige il suddetto divieto è quella di Milano. Nella capitale meneghina, dal 1 giugno non possono più circolare i veicoli a motore diesel Euro 5 (chiaramente con le dovute eccezioni che sono previste in materia di circolazione).
A breve, questo divieto si estenderà anche alla città di Roma, che è nota per le sue numerose zone a traffico limitato, e Firenze. Vediamo però più nello specifico che cosa prevedono le nuove rigorose regole da rispettare.
Prima notizia: scatta il divieto di circolazione per le auto con motore diesel Euro 5, immatricolate entro il 2011 nella fascia oraria che va dalle 8,30-18,30, weekend esclusi.
Il blocco di circolazione vale dunque dal lunedì al venerdì. Il divieto riguarda gli automobilisti che guidano vetture alimentate a gasolio o mezzi di trasporto che rientrano invece nelle categorie N1, N2 ed N3. Chi si mostra noncurante della normativa e la viola, rischia una multa da 300 euro.
La seconda notizia è invece questa: ci sono delle eccezioni previste e che riguardano solo determinate categorie di veicoli. Sono esonerati dal rispetto del blocco di circolazione:
La deroga al divieto di transito vale anche per le auto dotate di cartellino di invalidità, auto di proprietà delle ASL locali o per i cosiddetti mezzi sanitari.
Questi blocchi di circolazione hanno uno scopo preciso: ridurre l’inquinamento ambientale e rendere le città vivibili. In virtù di questo obiettivo, i legislatori di tutte le nazioni d’Europa sono uniti per raggiungere un traguardo comune: ripulire l’ambiente dalle emissioni di CO2 provenienti dalle auto alimentate con motori termici a diesel o benzina.
A partire dal 2035 cambia tutto. Già da ora, in maniera graduale, si procederà a limitare la circolazione di questi veicoli inquinanti che saranno poi sostituti con auto alimentate con fonti di energia rinnovabile.
Cosa vuol dire questo? Che non si potranno più commercializzare veicoli con il motore termico? Cerchiamo di capire meglio. Secondo le ultime notizie trapelate, i veicoli a motore termico potranno continuare a circolare ma a determinate condizioni. Quali? Solo se alimentati con carburanti detti sintetici che garantiscono cioè la cosiddetta neutralità climatica e che non inquinano quindi l’ambiente.
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