A partire dal 24 aprile, scatta il divieto di circolazione per una tipologia di veicoli ben precisa.
Sono molti i viali della circonvallazione di Firenze coinvolti nel divieto. I veicoli sui quali è stato posto il divieto, dalla delibera della giunta regionale non potranno più circolare in queste zone.
Il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella ha subito rilasciato delle dichiarazioni al vetriolo, che non hanno risparmiato nessuno.
Le dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia, chiariscono il punto della situazione
Marco Stella ha dichiarato che la regione ha scelto di anticipare di ben due anni e mezzo le limitazioni per alcune aree ai veicoli Euro 5 in maniera del tutto ingiusta. Il divieto di circolazione per questi veicoli sarebbe dovuto entrare in vigore a novembre del 2025.
Per questo motivo, l’esponente ha annunciato che è stata avviata una raccolta firme contro il provvedimento nella speranza che qualcosa cambi e che la decisione venga rivista nell’ottica che la scelta va a condannare migliaia di famiglie e di aziende.
Chi sarà maggiormente punito dal divieto e quali saranno le problematiche da affrontare
Aziende e famiglie infatti all’improvviso si ritrovano costretti ad affrontare una spesa non prevista, dato che non potranno più usare furgoncini e auto Euro 5 per gli spostamenti, per lavoro come anche per questioni personali. Tra l’altro, saranno costretti ad affrontare la spesa, senza nemmeno poter usufruire degli incentivi economici.
Stella punta il dito contro la Regione che ha pensato all’anticipo del divieto in qualità di provvedimento vessatorio, qualcosa non può essere assolutamente accettata perché va contro le esigenze dei cittadini.
Cosa avrebbe dovuto fare la regione prima di emanare questo provvedimento
Nessuno ha pensato a tutte le persone che adesso dovranno acquistare auto e furgoncini non euro 5 per non rischiare multe, sostenendo qualsiasi costo, in un periodo economicamente difficile come quello che stiamo affrontando.
Considerano tutto questo, chi ha preso questa decisione dovrà assumersi le responsabilità di quando fatto e prendere dei provvedimenti in merito.
La regione avrebbe dovuto pensare quindi prima di tutto alla formulazione di un piano di mobilità integrata dando la possibilità a coloro che devono acquistare dei nuovi mezzi di poter attingere a dei finanziamenti. Il tutto per non risentire troppo della spesa.
I provvedimenti attuali contro le euro 5 e le euro 4 in alcune regioni italiane
Metropoli come Milano e Torino, già alla fine dello scorso anno, hanno adottato dei provvedimenti parecchio severi contro le auto diesel fino alle Euro 4. A breve il divieto riguarderà anche i mezzi euro 5. Il motivo è semplicissimo, si tratta di una lotta vera e propria contro le polveri sottili e l’inquinamento.
Per quanto può sembrare strano la prima causa di inquinamento dell’atmosfera è il gas di scarico delle auto. Le polveri sottili, che vengono emesse dal tubo di scappamento sono pericolosissime.