Un tenore di vita troppo alto che non si riesce a mantenere anche dopo il divorzio? Ecco cosa ha deciso la Cassazione per un marito ed una moglie che erano arrivati ai ferri corti.
Un figlio disabile e un padre che aveva deciso di abbandonare il suo lavoro per dedicarsi a lui. Ma la moglie ha pensato di fare ben altro.
Una situazione come, purtroppo, se ne vedono nei tribunali. Ma questa volta ci sono dei particolari a cui fare attenzione. La storia che stiamo per raccontarvi mette al centro un padre ed una madre, sì, ma anche l’accudire un figlio disabile.
Il padre, in accordo con quella che era sua moglie, aveva deciso di interrompere la sua carriera lavorativa di manager informatico per dedicarsi all’assistenza ed alla cura del figlio. Poi è arrivata la separazione e, proprio in questo frangente, la moglie ha cercato di tagliare e non dargli più l’assegno di mantenimento. A quel punto l’uomo, trovandosi in serie difficoltà, ha anche cercato di trovare un altro lavoro, ma non ci è riuscito.
Allorchè si è rivolto al tribunale per pretendere che la sua ex moglie, molto più ricca rispetto a lui, gli desse l’assegno che gli spettava, non solo per il mantenimento e le difficoltà del figlio, a anche per avere un tenore di vita dignitoso.
Il papà, infatti, non trovando lavoro dopo la separazione, e non potendosi permettere il pagamento dell’affitto di una casa in Lombardi (perché troppo cari), si era trasferito in Sardegna a vivere da sua sorella. Ma il tribunale ha ribaltato il tutto.
Quell’assegno da 1500€ mensili a cui lui aveva diritto e come era stato deciso nel corso della separazione, nel primo grado di giudizio, gli era stato negato. Il ricorso in appello aveva permesso all’uomo di ottenere dalla ricca moglie solo 300€ al mese, a dispetto dei 1500€ che lei gli doveva.
Ma è stato l’ultimo grado di giudizio, la Cassazione, a ribaltare completamente il tutto. La donna, infatti, ha un tenore di vita alto, un buon lavoro e un buon guadagno, oltre che delle proprietà. Il marito, come di comune accordo quando erano ancora sposati, aveva lasciato il suo lavoro proprio per accudire il figlio, con disabilità motoria, ma anche per occuparsi delle incombenze di casa, una casa lussuosa.
La donna, data anche una ricchezza di famiglia alle spalle, versava 10mila € al mese, in particolare per le spese mediche e non solo del figlio. Dopo la separazione, la moglie non aveva più versato ciò che era dovuto, portando così l’uomo a non avere più lo stile di vita che aveva prima e a doversi addirittura trasferire in un’altra Regione per poter vivere, poiché non è riuscito ad inserirsi nemmeno più nel mondo del lavoro.
Ma la Cassazione ha accolto il suo ricorso ed ha dato a lui il diritto del mantenimento da parte della sua ricca moglie.
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