Le ceneri di Dj Fabo sono state disperse, come lui desiderava, nelle acque del mare di Goa, in India. Amici e parenti hanno voluto onorare e salutare in questo modo Fabiano Antoniani, il 40enne milanese tetraplegico e cieco dopo un incidente stradale, ricorso al suicidio assistito il 27 febbraio in Svizzera per mettere fine alle sue sofferenze.
Il caso di Dj Fabo, aiutato dal radicale Marco Cappato e che ha avuto un grosso risalto mediatico grazie al servizio della Iena Giulio Golia, ha contribuito a scatenare di nuovo il dibattito su eutanasia e testamento biologico in Italia.
Una delle ultime volontà di Dj Fabo, salutato dopo la morte con una celebrazione in chiesa a Milano, era quella che il suo corpo venisse cremato e le sue ceneri disperse nella sua Goa, in India, dove aveva vissuto per anni e si era più volte esibito. A esaudire il desiderio, accompagnata da amici e parenti, è stata la fidanzata Valeria. Ha preso in mano l’urna e poi, commossa, ha disperso le ceneri di Dj Fabo in mare. «Amava l’India perché lì respirava libertà – aveva raccontato un collega di Dj Fabo, Bahri Alan Tyka in arte Bahri Djinn – Fabiano amava viaggiare e l’avventura, scoprendo Goa ha trovato un posto come voleva lui, dove si sentiva libero. Lì aveva cominciato ad affermarsi come dj, lo chiamavano in tutto il paese».