In Tunisia più precisamente a Djerba un militare che presta servizio alla base navale ha aperto il fuoco contro un suo collega uccidendolo, poi ha tentato di entrare all’interno di una sinagoga dove era in corso un pellegrinaggio.
Le forze di sicurezza che erano sul luogo hanno risposto al fuoco dell’assalitore uccidendolo. Ci sono state però 4 vittime, due delle quali erano civili tra cui un cittadino francese, inoltre ci sono stati 10 feriti.
Siamo sull’isola di Djerba che si trova in Tunisia, nella tarda serata di ieri, 09 maggio 2023, un militare che prestava servizio alla base navale ha deciso di aprire il fuoco contro un suo collega uccidendolo.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti l’aggressore dopo aver ucciso il suo collega ha poi tentato di entrare all’interno della sinagoga di Ghriba, che si trova sull’isola, dove si stava svolgendo il tradizionale pellegrinaggio ebraico.
Le forze di sicurezza che erano presenti sul luogo hanno riposto al fuoco del militare uccidendolo. Purtroppo però ci sono state 4 vittime in totale, oltre all’assalitore e al militare ucciso sono rimaste vittime dell’attacco altre due persone, due civili tra cui un cittadino francese.
Sono ancora ignote le cause dell’attacco, sappiamo però che oltre alle vittime ci sono stati anche una decina di feriti. L’assalitore era un membro della Guardia nazionale e ha aperto il fuoco utilizzando l’arma di servizio.
Durante l’attacco la zona è stata messa in allerta per permettere alle persone presenti al pellegrinaggio di mettersi al riparo. Il ministero dell’Interno ha reso noto che le autorità presenti sul luogo hanno messo in sicurezza sia la zona esterna che interna della sinagoga di Ghriba.
Al momento le autorità locali stanno continuando ad indagare per capire quali sono le motivazioni che hanno portato a questa aggressione spingendo il militare ad aprire il fuoco sul collega e poi a cercare di spingersi all’interno della sinagoga.
Secondo una leggenda la sinagoga presente a Ghirba sull’isola Djerba ha circa 2500 anni e fu ricostruita alla fine del XIX secolo sui resti del precedente edificio che era stato realizzato al VI secolo.
La sinagoga si trova proprio al centro dell’isola ed è la sede di una delle più antiche comunità ebraiche che sono presenti sul Mediterraneo, nonostante la maggior parte della popolazione presente sul territorio è di religione mussulmana la comunità è molto ben integrata.
Quello che si stava svolgendo ieri è un pellegrinaggio tradizionale che ogni anno attrai migliaia di visitatori da tutto il mondo. Le misure di sicurezza nella zona sono elevatissime a seguito di un attentato brutale che ci fu nel 2002 che portò a 20 morti.
In quell’occasione l’attacco sanguinoso fu rivendicato dall’ala locale di Ali Qaida, e si manifesto con un camion che fu fatto esplodere all’ingresso della sinagoga. I controlli di sicurezza perciò sono elevatissimi e bisogna sottoporvisi quando si vuole entrare all’interno della sinagoga.
Alle autorità ora non rimane che capire quali sono stati i motivi che hanno spinto il militare a tentare un attacco alla sinagoga in questo particolare giorno.
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