Il Dl Pubblica amministrazione ha incassato la fiducia alla Camera e adesso deve approdare a Palazzo Madama. Scopriamo cosa contiene il decreto.
Passata la fiducia sul decreto Pubblica amministrazione, il provvedimento contiene delle novità che sono state contestate. Il governo ha incassato 134 voti contrati, 203 voti favorevoli e tre astensioni. Il decreto per il potenziamento delle amministrazioni pubbliche è stato criticato aspramente dall’associazione dei magistrati contabili. Tra i punti salienti del provvedimento meritano menzione: le nuove assunzioni nel pubblico impiego, le limitazioni dei poteri della Corte dei conti sul Pnrr, la cancellazione della parola “razza” dagli atti della Pubblica amministrazione. Facciamo chiarezza.
Tra le norme inserite nel decreto Pa più criticate c’è la stretta sui controlli dell’organo costituzionale della Corte dei conti. La maggioranza ha proposto l’emendamento come intervento necessario per procedere con la semplificazione delle procedure, per eliminare l’attuazione degli interventi del Pnrr che devono essere conclusi entro il mese di giugno dell’anno 2026. L’intervento sulla limitazione dei poteri dei magistrati contabili consentirebbe di evitare sovrapposizioni.
Per l’opposizione si tratta di una stretta ingiusta, che mira a sottrarre al controllo dei magistrati contabili l’utilizzo delle risorse del Pnrr. Forti critiche anche da parte dell’associazione dell’organo contabile sulla stretta dei poteri della Corte dei conti. Per il Pnrr il controllo concomitante non è più previsto. Rimane in atto il controllo ex post, ovvero il controllo successivo, che consente di rilevare le eventuali discrepanze ed anomalie. Una volta individuato il gap, è possibile porre rimedio ed adottare azioni correttive e migliorative.
In buona sostanza, i magistrati contabili grazie al controllo successivo verificano la legittimità e la regolarità della gestione contabile, oltre al buon funzionamento del set dei controlli ed audit interni. Il controllo successivo sulla gestione delle risorse pubbliche consente di verificare e di monitorare la perfetta rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa con gli obiettivi programmati in fase di pianificazione e di programmazione. Grazie al controllo ex post è possibile concretizzare il ciclo di Deming, ovvero il ciclo PDCA.
Altro punto criticato da parte dell’opposizione è la proroga dello scudo erariale per un anno. Ciò comporta la limitazione della responsabilità dei dipendenti pubblici e degli amministratori a cui viene affidata la gestione delle risorse pubbliche ai danni che vengono cagionati con dolo. Si viene ad escludere ogni condotta posta in essere con dolo. La misura è stata introdotta durante la pandemia ed è stata successivamente prorogata da Draghi. Con il decreto Pa lo scudo erariale viene prorogato fino alla fine di giugno dell’anno 2024.
Tra le norme inserite nel decreto PA c’è il rafforzamento degli organici nelle articolazioni centrali e territoriali. I soggetti attuatori del Pnrr possono conferire a collaboratori esterni incarichi dirigenziali oltre i limiti previsti.
Sul fronte delle assunzioni del personale, il decreto prevede tremila assunzioni, di cui oltre duemila nelle Forze dell’ordine. I dipendenti assunti con contratto a tempo determinato saranno stabilizzati nel caso abbiano maturato 3 anni nel pubblico impiego.
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