Ennesimo rinvio delle votazioni sulla pregiudiziale a causa della mancanza del numero legale.
Il voto slitta alla giornata di martedì.
Le votazioni per la questione pregiudiziale di costituzionalità avverrà nella giornata di martedì mattina alle ore 10, poiché per la terza volta l’assenza dei deputati non ha consentito di raggiungere il numero legale minimo.
Il testo, contiene in sostanza diverse misure di carattere urgente volte a contrastare la fortissima crisi economica che sta colpendo tutti i fronti, ma anche le problematiche umanitarie legate al conflitto in Ucraina.
Già approvato dal Senato, il Dl Ucraina necessita delle votazioni della Camera dei deputati per essere convertito in legge, ma purtroppo sembra non si riesca a raggiungere il numero necessario per proseguire.
Si tratta di un decreto molto importante che prevede diverse misure, come la partecipazione dei militari italiani alle iniziative della Nato, fino al 30 settembre, e l’aiuto da parte degli stessi fino a fine anno, per potenziare i dispositivi dell’organizzazione internazionale.
Il piano di aiuti prevede anche: la fornitura di mezzi ed equipaggiamenti alle forze ucraine, misure preventive per assicurare la fornitura di gas, posti di accoglienza per i profughi in fuga dal conflitto.
Infine, importante anche il lato economico del decreto, che prevede lo stanziamento dei contributi necessari per i titolari di protezione temporanea ma anche di fondi alle associazioni che si occupano insieme alla Protezione Civile, dell’accoglienza dei profughi ucraini, e al Servizio Sanitario Nazionale.
Dalla Camera fanno sentire la loro voce coloro che ogni volta, sono stai presenti per dare il loro appoggio vedendo poi annullata la votazione.
Nunzio Angiola, afferma che c’è una forte recriminazione per i tempi troppo rapidi, infatti la scadenza del decreto è fissata al 20 maggio e la commissiona ha avuto solo un’ora per depositare gli emendamenti e due per analizzarli e quindi procedere alla votazione.
“È vergognoso” tuona Francesco Lollobrigida, capogruppo Fdl alla Camera, sostenendo che il Governo Draghi è giunto al capolinea se si dimostra incapace di gestire l’approvazione di un decreto legge di tale importanza. Sottolinea inoltre, che il Paese è guidato per la maggior parte da politici che vogliono solo mantenere la poltrona, per questo sono assenti quando invece la situazione è particolarmente importante come in questo caso e sarebbe più dignitoso far votare nuovamente gli elettori.
Maria Teresa Bellucci di Fdl afferma come la maggioranza di Governo si sia dimostrata superficiale su una questione delicata e importante, nonché incapace di garantire il numero legale in Aula per ben tre volte.
Secondo Fabio Rampelli, il Governo Draghi sta dimostrando la sua debolezza e incapacità di coordinare una strategia uniforme e se si proseguirà in questo modo sarebbe meglio indire nuove elezioni.
Anche Salvini non fa mancare la sua voce e oltre che per la mancanza del numero legale, interviene anche su quanto contenuto nell’aspetto militare del decreto, affermando che la fornitura di armi e mezzi per la guerra non è una risposta né un aiuto per la risoluzione della situazione.
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