Docufiction+sulla+clinica+degli+orrori%2C+l%26%238217%3Bex+primario+Brega+Massone+dice+no+a+Rai+3
nanopressit
/articolo/docufiction-sulla-clinica-degli-orrori-lex-primario-brega-massone-dice-no-a-rai-3/70570/amp/
Categories: Spettacoli

Docufiction sulla clinica degli orrori, l’ex primario Brega Massone dice no a Rai 3

La docu-fiction di Rai Tre sulla clinica degli orrori, al secolo la Santa Rita di Milano, e sulla condanna del chirurgo Pier Paolo Brega Massone, in primo grado condannato a 15 anni e mezzo per truffa e lesioni e all’ergastolo per quattro omicidi volontari di altrettanti anziani pazienti, non s’ha da fare. Ad opporsi – e neanche troppo manzonianamente – è direttamente l’ex primario della clinica, che ha chiesto un provvedimento d’urgenza per bloccare la messa in onda della fiction, prevista dal terzo canale Rai. Peccato che in realtà del progetto non si trovi proprio traccia, almeno ufficialmente.

In arrivo una docu-fiction sulle vicende di Pier Paolo Brega Massone e della clinica degli orrori? Del progetto si trova traccia solo per la richiesta del dottore di bloccarlo, ma l’eventuale docu-fiction, almeno stando al legale dell’ex primario della Santa Rita, dovrebbe essere incentrato sulla vicenda giudiziaria che lo vede protagonista: il dottore è stato condannato a quindici anni con l’accusa di omicidio volontario per la morte di quattro pazienti e per lesioni ai danni di altri quaranta ricoverati.

Rai Tre ci ha contattato nei mesi scorsi per fare questa docu-fiction. Ma noi cercheremo di bloccarla perché le responsabilità penali del nostro assistito non sono state ancora accertate con sentenze definitive”, spiega l’avvocato al quotidiano La provincia pavese, annunciando una messa in onda “prossima”. Il legale fa riferimento al fatto che la condanna a quindici anni è arrivata in primo grado, e oggi il processo sui presunti omicidi è in fase di appello e la prima udienza non è ancora stata fissata, senza dimenticare che per le accuse di truffa e dell’ottantina di casi di lesioni c’è un’udienza fissata in Cassazione per il 28 novembre.

Una docu-fiction mandata in onda processi ancora da celebrare e soprattutto con uno nel quale ci sono anche giudici popolari, può avere un’influenza negativa nei confronti del nostro assistito, creando un’immagine pregiudizievole”, aggiunge l’avvocato, che ricorda anche come “Rai Tre ha chiesto il consenso per poter intervistare Brega Massone e mandare l’intervista alla fine della docu-fiction: l’ex primario ha detto di sì, ma poi il carcere di Opera ha negato il permesso, e comunque un’intervista piazzata alla fine della trasmissione non sarebbe stata sufficiente per noi”.

Da Viale Mazzini, per ora, nessun commento sulla vicenda.

Fulvia Leopardi

Fulvia Leopardi è stata collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2018, occupandosi principalmente di temi relativi all'ambito dello spettacolo, della televisione, della cultura.

Recent Posts

Pensioni, fino a 43 mesi di sconto sull’età: chi potrà usufruirne

E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…

2 mesi ago

Lazio, mostra quanto spende per una cena: il costo insolito

Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…

2 mesi ago

Trova una strana valigia nel bidone della spazzatura: ecco cosa contiene

Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…

2 mesi ago

Vendi e guadagna: con 3 bottoni crei l’impensabile

Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…

2 mesi ago

In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono

In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…

2 mesi ago

Avvistamento record in Italia: è accaduto in Salento

È avvenuto un avvistamento da record in Italia: è accaduto in Salento ed è davvero…

2 mesi ago