Una lettera d’amore, scritta a mano: la firma Stefano Gabbana per Domenico Dolce, per ricordargli – a dodici anni dalla fine della loro relazione – come “Sono passati tanti anni da quando ho sentito per la prima volta la tua voce dall’altra parte del telefono, tutto è cambiato eppure nulla è cambiato. L’amore che provavo allora si è solo trasformato, continuando a darmi tante bellissime sensazioni“. Queste le parole della missiva, pubblicata mercoledì mattina sul Corriere della Sera, che verrà letta (insieme ad altre lettere che i personaggi famosi dedicano ai loro ex) nel corso del Festival delle lettere, in programma a Milano dal 20 settembre al 5 ottobre.
Un lettera d’amore: la scrive Stefano Gabbana per Domenico Dolce – sì, proprio loro, quelli di Dolce & Gabbana – in occasione del festival delle lettere che si svolgerà a Milano dal 30 settembre al 5 ottobre al Teatro Litta e che sarà preceduto da una performance in piazza Aulenti lunedì prossimo. La missiva verrà letta insieme a quella di molti altri personaggi famosi (Carolina Crescentini, Ivan Cotroneo, Amanda Sandrelli) che hanno scritto all’ex. Ma è un ex che non sembra essere tale, secondo Gabbana, che ripercorre la loro storia dal 1979, anno in cui l’allora grafico pubblicitario chiamò lo stilista bolognese Giorgio Correggiani e la segretaria le passò l’assistente, Domenico Dolce.
L’incontro tra i due diede vita a una delle maison di moda più famose del mondo, una storia di successi raggiunta insieme, dalla scoperta di Milano ‘città della moda’ degli anni 80, alla prima sfilata del 1985, passando per la prima collezione “autoprodotta in cui lanciano quel loro stile spregiudicato che ha nella bella siciliana sfrontata, con reggiseno indossato a vista, la propria musa“. Nel 1999 il coming out ufficiale dalla di Sette , il settimanale del Corriere: l’unione normale raccontata dalla coppia “fece molto rumore, a quei tempi ancora non usava, eppure fu un gesto per noi così normale, istintivo – dice ora Gabbana – Ricordo che il giorno dopo mi chiamò mia madre, turbata, ‘perché non me l’hai detto che finivate sul giornale?’”.
“Caro Domenico – recita la missiva – non ti ho mai scritto una lettera. Forse perché fra noi non c’è mai stato bisogno di tante parole. Ci siamo sempre intesi con uno sguardo. Questa è la prima volta che ti scrivo e, devo confessartelo, tutto questo mi sembra strano. Quando ci intervistano, le frasi che ci scambiamo si rincorrono velocemente, in un gioco di continui lanci e rimandi: io inizio un discorso e tu lo porti a termine, tu non hai ancora finito di esprimere un pensiero che io ti interrompo, ribatto e concludo quella che era la tua idea iniziale. Con carta e penna tutto è diverso: le parole sono più difficili, hanno un valore più profondo che resterà unico, come unico sei e sarai sempre tu per me. Dal niente abbiamo creato insieme la Dolce e Gabbana e con la forza del nostro amore abbiamo realizzato tutto quello che abbiamo. Sostenendoci a vicenda siamo riusciti a superare tante difficoltà e tanti pregiudizi. E ancora oggi, grazie a quel sentimento che ci lega indissolubilmente l’uno all’altro, continueremo ad affrontare insieme le gioie e i dispiaceri che la vita ci riserva. Sei la mia famiglia. Sono trascorsi tanti anni da quando ho sentito per la prima volta la tua voce dall’altra parte del telefono, tutto è cambiato eppure nulla è cambiato. L’amore che provavo allora si è solo trasformato, continuando a darmi tante bellissime sensazioni. Sei e resterai unico nella mia vita, come unica è e resterà la lettera che ti sto scrivendo. Ti voglio bene“.
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