Chi di noi non ha sofferto, almeno una volta, di mal di testa o di un qualunque altro dolore fastidioso? E quante volte ci capita anche più volte al giorno? Uno studio ci dice che non siamo i soli.
Una domanda molto semplice: “Hai sofferto di qualche dolore ieri?”. E da lì, diverse risposte. Uno studio ha rivelato che, almeno una persona su tre, ne soffre quotidianamente.
I dolori che aumentano, ogni giorno, e almeno ciascuno di noi, una volta, ne ha sofferto. Che siano mal di testa, di denti, alle ossa, ai muscoli…e chi più ne ha più ne metta. Sta di fatto che, una persona su tre, alla domanda: “Hai sofferto di qualche dolore ieri”, ha dato risposta affermativa.
Una ricerca ha fatto evidenziare come, un terzo della popolazione mondiale, almeno una volta al giorno, soffre di qualche dolore. Dati che aumentano di anno in anno e sono diventati una costante rispetto al 2009, dove era soltanto una persona su quattro ad aver dato risposta affermativa a questo quesito. Nel giro di 12 anni, quindi, c’è stato un balzo in avanti del 22%.
A chi si domanda qual è uno dei principali problemi per la salute pubblica, la risposta è “il dolore fisico”. I ricercatori hanno individuato che, utilizzando dati rappresentativi di ben 146 Paesi (quindi quasi 2 milioni di persone intervistate), nel mondo è emerso che 1 persona su 3 soffre quotidianamente di un dolore fisico, sia esso leggero o no, costante o meno.
Ma chi ne soffre maggiormente? Indistintamente possiamo osservare dallo studio effettuato, sia nei paesi con reddito più alto che in quelli con reddito più basso. A soffrire di più sono le donne e, una rapida crescita la si è avuta, specie, nella popolazione più giovane, quella inferiore a 35 anni.
Accanto al dolore fisico vero e proprio, a crescere in maniera costante è, anche, il dolore di carattere psichico, fra i quali lo stress, la tristezza e il disagio emotivo. Questi sono divenuti sempre più pervasivi tra le persone di tutto il mondo. “Non sappiamo quale sarà il futuro del disagio emotivo e del dolore, ma crediamo che questi trend continueranno ad aumentare” – a spiegarlo è, in un’intervista all’Ansa, Luca Macchia, della City University of London.
“Le evidenze delle scienze sociali e mediche dimostrano che il dolore è un fenomeno socioeconomico, psicosociale e comportamentale di cui i governi dovrebbero tener conto, incorporandone la misurazione sistematica” – continua lo studioso nella sua analisi.
Insomma, ciò che viene osservato è che, se una volta il dolore veniva associato ad una persona che era più avanti con l’età, affiancandoci spesso anche quella che comunemente vengono definiti “acciacchi”, adesso invece il concetto di dolore scende e arriva a toccare (anche quello fisico, come dicevamo, ad esempio i mal di testa) anche le persone più giovani.
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