Fissati per venerdì 16 marzo i funerali dei coniugi uccisi a fucilate a Carovigno, Antonio Calò e Caterina Martucci. In carcere, accusato del duplice omicidio, il fratello e cognato delle vittime, Cosimo Calò.
L’uomo, 83 anni, dopo aver inizialmente negato un coinvolgimento nella tragedia avrebbe confessato i delitti agli inquirenti, sostenendo anche di aver voluto uccidere un altro fratello.
La Procura di Brindisi, secondo quanto riportato da RaiNews, avrebbe dato il nullaosta per i funerali di Antonio Calò e Caterina Martucci, i coniugi di 69 e 63 anni uccisi a colpi di fucile in casa a Serranova, frazione di Carovigno, il 28 febbraio scorso.
Ad uccidere la coppia sarebbe stato il fratello maggiore dell’anziano, Cosimo Calò, reo confesso dei delitti e attualmente in carcere con le accuse di duplice omicidio aggravato dal rapporto di parentela e dalla premeditazione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.
Le esequie delle vittime sono state fissate per venerdì 16 marzo, alle ore 16, nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Serranova.
Sono in corso gli esami balistici sull’arma sequestrata a Cosimo Calò, un fucile da caccia che gli accertamenti dovranno stabilire se usato per commettere gli omicidi.
Cosimo Calò, stando alla ricostruzione finora effettuata dagli inquirenti, avrebbe agito per un movente che si ipotizza legato a dissidi per una presunta eredità.
Secondo quanto emerso in sede di interrogatorio, Cosimo Calò avrebbe voluto uccidere anche un altro fratello, Carmelo, con il quale i rapporti sarebbero stati pressoché nulli per pregressi litigi.
Ai microfoni Rai, l’uomo ha parlato dei suoi timori dopo aver appreso di essere stato nel mirino del fratello 83enne per cause che a lui sarebbero ignote.
Mi fa paura, non so chi ha lasciato fuori
Queste le parole di Carmelo, fratello di Cosimo e Antonio Calò, a margine dell’arresto del primo per il duplice omicidio di Carovigno.
Un’eredità contesa e anni di attriti familiari farebbero da trama dietro la morte di Antonio Calò e della moglie Caterina Martucci.
Mentre le indagini sui due omicidi procedono a ritmo serrato e nel massimo riserbo, indiscrezioni di stampa riportano che Caterina Martucci, una delle due vittime del duplice omicidio di Carovigno, sarebbe stata colpita per ultima.
Il primo ad essere ucciso, con un colpo di fucile, sarebbe stato il marito Antonio Calò, raggiunto appena aperta la porta di casa.
La donna, stando a quanto emerso, avrebbe implorato il suo assassino per essere risparmiata, ma sarebbe stata eliminata in quanto testimone scomoda.
Al suo indirizzo, secondo i primi accertamenti, sarebbero stati sparati due colpi.
Secondo il suo avvocato, Carmela Roma, la confessione di Cosimo Calò sarebbe arrivata dopo le prime convocazioni in caserma come persona informata sui fatti e i delitti sarebbero maturati in un contesto di profonde “incomprensioni ataviche” in famiglia.
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