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Domani ti porto al mare è il titolo del libro che Rosy e Bruno Arena hanno scritto a quattro mani per raccontare, dopo la malattia del comico dei Fichi d’India, la storia del loro amore, un legame profondo, intenso che, dopo il terribile colpo subito da Bruno il 17 gennaio 2013 – quando, durante le prove di Zeling, è stato colpito da emorragia cerebrale – è ancora più forte, rinnovato. In libreria dal 17 febbraio per Mondadori, il volume è stato presentato lunedì 2 marzo 2015 al Mondadori Store di Milano, alla presenza dei sue autori e dei tanti amici e colleghi che, anche su Twitter, non hanno mancato di far sentire al comico tutto il loro affetto.
Con il sottotitolo di Niente può cancellare il nostro amore magniFico, Domani ti porto al mare, scritto da Bruno Arena insieme alla moglie Rosy Marrone, è il racconto di una storia d’amore, dei sogni realizzati e della felicità di due persone: una donna che ha avuto la famiglia che ha sempre desiderato, e un uomo che è riuscito ad intraprendere una brillante carriera artistica insieme al collega, e amico, Massimiliano Cavallari con il quale ha dato vita al duo comico dei Fichi d’India.
Una storia felice a cui la vita ha dato un drammatico scossone nel gennaio del 2013 quando, durante le prove generali di Zelig, Bruno si accascia a terra colpito da una emorragia cerebrale. Un ictus tremendo che gli falcia le gambe e gli cambia per sempre la vita. A distanza di due anni la storia di quei terribili momenti arriva in libreria grazie ad un libro in cui Rosy, insieme al marito, racconta la malattia, la sofferenza, la paura e la speranza di quei drammatici lunghissimi momenti. Ci sono voluti, infatti, ben quattordici mesi di cure, terapie, riabilitazione, perché Bruno potesse tornare, finalmente, a casa. Ma al suo fianco c’è sempre stata lei, Rosy, incoraggiata dai tanti amici – in primis da Max Cavallari, l’altro ‘fico d’India’ – e sostenuta dal profondo sentimento che la lega al marito, un sentimento che, proprio dalla malattia, è uscito ancora più forte e rinvigorito di prima.
Il libro, ha spiegato Rosy, non è soltanto una storia di vita, ma contiene un messaggio ben preciso che è quello dell’amore, l’amore che ti dà forza, speranza e serenità, nonostante tutto. Una speranza che la donna non ha mai perso, neppure quando, subito dopo il malore, i dottori dicevano che per Bruno non c’era più niente da fare: ‘dissi basta, non voglio sentire altro, voglio solo vedere mio marito, ha raccontato, ‘e vedendolo ho capito subito che ce l’avrebbe fatta‘.
E così è stato: Bruno Arena sta molto meglio, ‘in questi due anni è migliorato tantissimo anche se non riesce ancora a camminare e a parlare. Però se ti fermi un attimo e lo guardi negli occhi comprendi che comunque Bruno è Bruno, capisce tutto, c’è. I miglioramenti in apparenza sono molto piccoli e molto lenti, ma sono grandissimi per una patologia come quella che ha avuto lui. Si va avanti con la speranza‘.