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Mentre la Rai e Mara Venier gioiscono per gli ottimi ascolti registrati durante il debutto di ‘Domenica In’, sul programma si abbatte una vera e propria bufera. Oggetto dello scandalo è il dibattito che si è svolto nella prima parte della trasmissione ispirata all’ex Arena di Massimo Giletti. La conduttrice ha ospitato due fazioni contrapposte che hanno discusso del caso Argento, alcune battute piuttosto colorite hanno provocato indignazione di parte del pubblico tanto che il segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico pensa a un’interrogazione parlamentare.
Gianpiero Mughini e Vittorio Feltri, ospiti della prima puntata di ‘Domenica In’ si sono lasciati andare a battute sul sesso orale. Intervenuti sul caso Argento Feltri ha tirato in ballo l’argomento parlando anche di sue esperienze di vita passata, Mughini gli ha poi fatto eco. Il pubblico è insorto. ‘Io non pago il canone per sentir parlare di certe cose nel primo pomeriggio della domenica quando davanti alla Tv c’è mia madre anziana e mio figlio piccolo. Mi auguro che chi di dovere intervenga’, si legge in rete tra i vari commenti di indignazione al dibattito tra i due giornalisti.
L’onorevole Anzaldi è così intervenuto sul tema e la festa per gli ottimi ascolti registrati da ‘Domenica In’ rischia di essere in parte rovinata. ‘Quella sulla fascia protetta del pomeriggio di Rai1 è stata una delle mie prime battaglie. Una volta c’era molta cronaca, con titoli estremamente violenti come ‘Madri che uccidono i bambini’. Partirono le interrogazioni e la cronaca nera fu eliminata con coraggio da ‘Domenica In’. Adesso, però, la Rai ci è ricaduta’, ha tuonato il deputato del Pd intervistato da LaPresse in riferimento al dibattito tra Mughini e Feltri.
‘Al di là dell’etica, è una violazione della fascia protetta ma soprattutto del contratto, devono occuparsi di altri temi’, ha aggiunto Anzaldi che lamenta un’esagerazione e un involgarimento nei contenuti al solo fine di aumentare gli ascolti.
Un problema però c’è ed è lo stesso onorevole a chiedersi a chi presentare un’interrogazione parlamentare visto che non c’è ancora un presidente. ‘Io per primo non so a chi rivolgermi’, ha detto Anzaldi.
Parte del pubblico ha già detto la sua, qualcuno ha invocato Pippo Baudo: ‘Quando c’era lui queste cose non accadevano’, altri puntano sul paragone tra la conduttrice veneta e Barbara D’Urso. Sul caso è intervenuto anche Antonio Marziale, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Calabria: ‘Esprimo rammarico e stigma, ma soprattutto chiedo a all’Agcom che sia ligia nel sanzionare il comportamento, come accaduto poco tempo fa per la bestemmia di Timperi. Spero ci sia lo stesso parametro di misura’. Marziale, intervistato da LaPresse, sottolinea come la Rai debba differenziarsi dalla tv commerciale e ‘mantenere una sua dignità’ e avere una maggiore responsabilità di fronte al Codice di autoregolamentazione tv e minori.
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