[didascalia fornitore=”Ansa”]Domenico Diele[/didascalia]
Domenico Diele andrà a processo. Il Pm Elena Cosentino ha depositato, presso l’ufficio Gup del Tribunale di Salerno, la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio stradale aggravato a carico dell’attore italiano che lo scorso giugno investì e uccise una donna sotto effetto della droga. Ora il caso sarà assegnato a un giudice per l’udienza preliminare dal presidente dell’ufficio Vincenzo Pellegrino: resta da capire se i suoi legali, gli avvocati Viviana Straccia e Ivan Nigro, decideranno per il rito abbreviato, come probabile, e se questo verrà accolto dal Gup. Diele è accusato di aver causato la morte di Ilaria Dilillo, 48 anni: secondo il capo di imputazione, Diele si è messo alla guida della sua Audi A3 dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Per questo motivo il pm ha riconosciuto all’attore la colpa della morte della donna per “negligenza, imprudenza, imperizia, nonché inosservanza della normativa prevista dal codice della strada”.
Diele, in un primo momento si era difeso dichiarando che si era trattato di un incidente e di essersi distratto con il cellulare, nonostante gli esami avessero dimostrato l’assunzione di alcol e droga (cocaina in particolare) al momento dello scontro: al momento dell’incidente era anche senza patente, ritiratagli nel 2016 per un anno.
Lo scorso giugno Domenico Diele investì e uccise Ilaria Dilillo, mentre tornava da un matrimonio in Calabria ed era nella zona di Montecorvino Pugliano (nel salernitano si stavano svolgendo le riprese del film ‘Una vita spericolata’, del regista Marco Ponti).
Secondo l’accusa non avrebbe avuto una condotta di guida in sicurezza “consona” a ” ogni pericolo per la sicurezza delle persone, nell’aver condotto il veicolo ad una velocità elevata e comunque non conforme allo stato dei luoghi senza rispettare le distanze di sicurezza dei veicoli che lo precedevano”, causando così il tamponamento con lo scooter di cui non si sarebbe accorto.
Diele è stato arrestato e portato nel carcere di Salerno fino al 6 luglio, quando ha avuto il braccialetto elettronico, come stabilito dall’ordinanza del gip, andando ai domiciliari