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Casa domotica: come far diventare intelligente la nostra abitazione

Domotica, o anche Casa Domotica: oggi se ne sente parlare sempre di più, anche grazie al fatto che rispetto ad alcuni anni fa le tecnologia domotica ha prezzi più accessibili. Si tratta di un settore in rapida crescita con un fatturato globale, nel 2016, di quasi 17 miliardi di dollari.
Ma come si realizza una casa intelligente? Quali sono le sue caratteristiche? E quali i benefici?

Domotica: significato del termine
Il termine ‘domotica’ è un neologismo che deriva dall’unione delle parole domus (‘casa’ in latino) e robotica. In altre parole si tratta di soluzioni hardware e software applicate alle nostre abitazioni per migliorarne l’abitabilità semplificandoci la vita e riducendo i consumi energetici.
Grazie alla domotica l’informatica e l’elettronica di ultima generazione entrano nella nostra abitazione portando un sensibile miglioramento della qualità della vita all’interno degli ambienti domestici, nonché una riduzione degli sprechi.

Domotica: come funziona ed i suoi vantaggi
I vantaggi della domotica si possono riassumere in due parole: comfort ed efficienza.
Da un lato questa tecnologia è in grado di migliorare lo stile di vita nelle abitazioni, semplificando le attività quotidiane. Grazie ad un impianto domotico è possibile far adattare la casa alle proprie abitudini, rendendo la vita domestica molto più confortevole, evitando ad esempio di ripetere noiose azioni di routine. In un’abitazione intelligente le luci si accendono solo quando necessario e le tapparelle si chiudono in base alla luce solare, il tutto in modo automatico.
Grazie alla possibilità di gestire l’impianto domotico tramite smartphone e tablet si può avere tutto sotto controllo anche quando si è fuori casa, monitorando ad esempio il sistema di videosorveglianza domestico ovunque ci troviamo.
Un impianto domotico permette, inoltre, di evitare sprechi di energia consentendo un controllo ottimale degli impianti di illuminazione e termoregolazione in base alle proprie esigenze. I termostati smart collegati al GPS del nostro cellulare sono, ad esempio, in grado di regolare la temperatura in base ai nostri impegni fuori casa, riducendo al minimo gli sprechi di energia e consentendo quindi un notevole risparmio sulle bollette.
Infine i costi. Realizzare un impianto domotico è sempre più economico e alla portata di tutte le tasche. Grazie alle nuove tecnologie disponibili sul mercato è possibile integrare questi sistemi in qualsiasi abitazione dotata di connessione ad Internet, senza spendere una fortuna e con minimi interventi sui vari impianti all’interno dell’edifico.

I numeri della domotica, un settore sempre più in espansione

Il mercato delle tecnologie domotiche è in continua espansione; nel 2016 questo settore ha infatti fatto registrare un giro d’affari di 16,8 miliardi di dollari e si stima che nel 2021 si arriverà a 72,2 miliardi con una crescita media annua del 36,4%. Il mercato principale è quello statunitense, ma quello più promettente è la Cina, dove il numero delle abitazioni Smart aumenta, di pari passo con il fatturato, ad un ritmo del 56% l’anno. Nel 2021 si stima che in Europa ci saranno 26,8 milioni di case connesse con un giro d’affari pari a 6,6 miliardi di dollari.

Luci, termostati ed elettrodomestici intelligenti, alcuni esempi di sistemi domotici

Per chi fosse interessato a queste tecnologie, ecco quattro soluzioni che consentono di far diventare intelligente una normale abitazione.
Si parte da Philips che ha realizzato una piattaforma Smart, denominata Hue, che ci consente di controllare le luci di casa con la voce o tramite app. Si tratta di un sistema perfettamente integrato con l’applicazione “Casa” di Apple e che permette di utilizzare Siri per controllare l’intero sistema di illuminazione. Basta, infatti, svegliare l’assistente virtuale di Apple e pronunciare alcuni comandi predefiniti come, ad esempio, “Accendi le luci”.
Inoltre questo sistema è integrabile con sensori di movimento di nuova generazione, sempre di Philips, che rendono obsoleti i tradizionali interruttori per la luce. Questi sensori wireless riconoscono se l’illuminazione di una stanza è adeguata accendendo le lampadine Hue solo in caso vi sia la necessità di maggiore luce, contribuendo così al risparmio energetico.

Di recente anche Ikea si è affacciata in questo settore lanciando una serie di prodotti simili alla piattaforma di Philips con luci e pannelli luminosi che possono essere inseriti anche nei mobili dell’azienda. Un sistema che può essere controllato in modo intelligente e a distanza tramite telecomandi, smartphone e tablet.
Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, sul mercato è disponibile Tado; si tratta di un termostato smart che funziona con la maggior parte dei sistemi di riscaldamento autonomo e che si controlla da smartphone e tablet, facilitando la programmazione di orari e temperature, anche a distanza.
Grazie alla geolocalizzazione GPS tramite il nostro smartphone, Tado sa quando lasciamo la casa: diminuisce la temperatura, per riaumentarla quando stiamo per rientrare. Inoltre questo termostato intelligente, ottimizzando il consumo energetico, fa risparmiare fino al 31% sui costi di riscaldamento.
In una Smart Home gli elettrodomestici mantengono un ruolo centrale, citiamo ad esempio la piattaforma 6th Sense Live di Whirlpool. Prodotti in grado di interagire fra loro e comunicare con l’utente. Questo sistema è, ad esempio, capace di inviare un SMS se ci si è dimenticati la porta del frigo aperta o se la lavatrice ha terminato il ciclo di lavaggio. Inoltre se impostiamo il frigorifero in modalità “vacanza” questo sarà in grado di ordinare al termostato di ridurre la temperatura della casa e all’impianto di illuminazione di disattivarsi.

L’ultima frontiera della domotica: Jarvis, l’IA di Mark Zuckerberg per la casa

“La mia sfida personale per il 2016 è stata sviluppare un’intelligenza artificiale semplice in grado di gestire la mia casa, come Jarvis di Iron Man” . Con queste parole l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha presentato la sua IA (intelligenza artificiale) domestica, un’evoluta piattaforma, integrata in un impianto domotico, capace di interfacciarsi con ogni dispositivo smart, sviluppando anche capacità di auto-apprendimento.
Si tratta di un sistema ancora ad uno stato embrionale in grado di gestire le luci, gli elettrodomestici, la musica, l’intrattenimento e la temperatura dell’abitazione del fondatore del famoso social network.
Jarvis può essere comandato non solo tramite la voce, ma anche tramite Messenger di Facebook e a differenza di Siri, Alexa di Amazon e Google Now, è in grado di interagire con gli utenti utilizzando un linguaggio naturale, potendo anche apprendere le abitudini delle persone. Questa piattaforma include, inoltre, un evoluto sistema di riconoscimento facciale e, viste le sue caratteristiche, rappresenta il futuro di questo settore.

Il lato oscuro della domotica: il difficile dialogo tra piattaforme diverse

Il settore della domotica è in costante sviluppo, ma ci sono ancora che limitano la sua diffusione. Il più grosso ostacolo è il dialogo tra piattaforme diverse. Purtroppo le varie aziende che realizzano questi prodotti hanno sviluppato diversi tipi di soluzioni proprietarie non sempre compatibili fra loro. Le maggiori compagnie dietro queste tecnologie sostengono infatti i propri standard, basti pensare alla piattaforma Homekit di Apple. Una competitività sugli standard che complica il futuro della domotica portando incertezza tra i consumatori ed una maggior frammentazione del mercato.

Giulio Minotti

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