Don Mazzi è nella bufera degli animalisti dopo le sue dichiarazioni a proposito della beneficenza che dovrebbero fare gli italiani. Ecco le parole che hanno scatenato le reazioni sul web, anche grazie ai vari social network dove la notizia è stata condivisa migliaia di volte: ”Italiani, non spendete soldi per salvare cani e gatti, ma destinate denaro alle nostre strutture. Noi salviamo vite umane. Noi recuperiamo quei ragazzi che la società bolla come irrecuperabili. Aiutateci! Si incazzeranno gli animalisti, ma io dico quello che penso”.
L’appello di don Antonio Mazzi, prosegue, sulle colonne di Chi, dove non riesce a non lamentarsi per non avere abbastanza denaro per le sue case protette: ”Mando avanti quaranta strutture in tutta Italia e sei nel mondo. Quest’anno i bilanci piangono. Abbiamo debiti per 2 milioni di euro, perchè i servizi pubblici, che dovrebbero aiutarci, non ci pagano dal 2004. Dicono che non ci sono soldi. Si va avanti grazie ai finanziamenti dei privati. Mi verrebbe voglia di mollare tutto, ma la fede mi dà forza per continuare. Mandare avanti la baracca costa 450 mila euro al mese. E lo Stato dov’è? Siamo soli”.
Al fondatore della comunità Exodus ha risposto l’Enpa: ”Se fosse meglio informato e sapesse quanti programmi di recupero per ragazzi in difficoltà vengono fatti tramite gli animali, forse modificherebbe il suo giudizio non troppo meditato. Per fortuna le persone sono in grado di valutare con la propria testa e in genere diffidano da appelli così perentori e violenti, come quello di Don Mazzi, che mostra di avere smarrito del tutto il messaggio di San Francesco”, conclude il messaggio dell’Ente Nazionale Protezione Animali.