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Don Pierino Gelmini è morto. Il religioso è stato il fondatore della Comunità Incontro ed ha speso la sua vita assistendo i tossicodipendenti. Il sacerdote aveva 89 anni e da tempo era malato. Recentemente si era sottoposto anche ad un’operazione per la sostituzione del pacemaker. Don Gelmini si è spento a Molino Silla di Amelia, circondato da tutti i suoi collaboratori più stretti, quegli stessi ragazzi che, con il suo impegno, hanno avuto la possibilità di recuperare.
La sua Comunità Incontro, fondata ad Amelia, in provincia di Terni, è diventata nel tempo un punto di riferimento. Adesso ha sedi in tutto il mondo. I suoi collaboratori hanno spiegato di essere rimasti accanto a lui fino all’ultimo momento.
La biografia
Don Pierino Gelmini è nato a Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano, il 19 gennaio 1925. Fin da giovane si è impegnato nell’assistenza ai giovani tossicodipendenti e, fin dagli anni ’60, ha avuto l’idea di realizzare una comunità, per aiutare le persone con problemi di droga. Nel 1963 è fortuito l’incontro a Roma con un ragazzo tossicodipendente, Alfredo. In piazza Navona il ragazzo, con problemi di droga, chiede l’aiuto del prete, dicendogli chiaramente di non volere soldi, ma chiedendo soltanto il suo appoggio.
Don Gelmini decide di portare Alfredo a casa sua, cominciando la sua attività di assistenza, che poi si concretizza nella Comunità Incontro. Nel settembre del 1979 si trasferisce a Molino Silla di Amelia. Riesce nel tempo a trasformare una struttura diroccata in un posto accogliente. Adesso la Comunità Incontro è diventata un centro moderno, dotato anche di notevoli strutture di assistenza sanitaria. Ogni anno passano da questo centro circa 1.000 ragazzi.
Il processo
Nel 2010 don Gelmini è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver molestato alcuni giovani ospiti nella Comunità Incontro. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 episodi di presunte molestie. Il sacerdote si è sempre proclamato estraneo ai fatti e la difesa ha fatto notare come tutto il procedimento penale si basi su semplici dichiarazioni delle parti offese. Di recente il processo è stato rinviato a causa delle condizioni di salute gravi dello stesso religioso. E’ stata fissata, comunque, la prossima udienza per il 4 marzo del prossimo anno, anche se adesso, morto don Gelmini, il procedimento a suo carico si estinguerà. Il sogno di don Gelmini, in cui è riuscito, è stato quello di creare un luogo per far stare bene i ragazzi, come egli stesso amava ripetere.