Donald Trump blocca Stephen King su Twitter e lo scrittore scatena tutta la sua sferzante ironia. A darne la notizia è lui stesso con un tweet. “Trump mi ha bloccato dal leggere i suoi tweet. Potrei uccidermi“, scrive l’autore horror più famoso degli Stati Uniti. King non è mai stato un fan dell’attuale presidente e lo ha preso di mira in molte occasioni proprio dal suo account Twitter, ben conoscendo la passione di Trump per il social da 140 caratteri: a far scattare il ban sarebbe stato un tweet in cui King se la prende con l’adorata figlia del presidente. “Se Ivanka Trump fosse vissuta in un paese agricolo, come alcuni di noi saprebbe che il padre raccoglie esattamente quello che ha seminato“, aveva scritto lo scorso 12 giugno.
Trump has blocked me from reading his tweets. I may have to kill myself.
— Stephen King (@StephenKing) 13 giugno 2017
In suo aiuto è accorsa un’altra star della scrittura mondiale come J.K. Rowling, altra voce contraria a Trump (molti fan di Harry Potter se la presero con lei per le sue posizioni contro il 45esimo presidente USA, ricevendo risposte taglienti da parte sua).
“Io ho ancora l’accesso. Te li girerò“, ha twittato la mamma del maghetto di Hogwart, dando il via a un botta e risposta con il papà di IT, Christine la macchina infernale e la Torre Nera (solo per citarne alcuni) che ringrazia e ricorda che gli rimane ancora il vice Mike Pence.
I still have access. I'll DM them to you. https://t.co/MhibEYDBTg
— J.K. Rowling (@jk_rowling) 13 giugno 2017
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Stephen King non è stato l’unico a essere bloccato da Trump: lo stesso giorno è toccato a VoteVets, la più grande associazione di veterani progressisti che rappresenta 500mila veterani e le loro famiglie, a finire nella lista nera di Trump su Twitter.
The Commander in Chief can block @VoteVets, the voice of 500k military veterans and families, but we will NOT be silenced. pic.twitter.com/SaCN5hKU9R
— VoteVets (@votevets) 13 giugno 2017
Il “King ban” ha colpito lo scrittore USA dopo una lunga operazione di “trolling” ai danni di Trump. Sostenitore di Barack Obama, il 9 giugno lo scrittore aveva twittato un chiaro e semplice “possiamo riavere indietro Obama?“.
Fin dalla campagna elettorale King si era scagliato contro Trump con dosi massicce di ironia e con una sincerità spesso disarmante. In un’intervista su Facebook Live con Ron Charles, redattore del World Book World del Washington Post, aveva detto chiaro e tondo che “l’idea di Trump presidente mi spaventa a morte“. Oggi per lui è arrivato il ban direttamente dal profilo di Twitter e la risposta è stata in pieno stile King: “Bloccato! Condannato a un deserto esistenziale senza Trump“.
Blocked! Condemned to an existential wasteland of Trumplessness!
— Stephen King (@StephenKing) 14 giugno 2017