Oggi l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sarà interrogato in tribunale a New York in merito all’indagine fiscale sui beni della Trump Organization.
Nella giornata di ieri è stato condotta dall’Fbi una perquisizione nella casa di Mar-a-Lago di Donald Trump. Oggi invece l’ex presidente sarà ascoltato in tribunale per l’inchiesta per frode aperta dal procuratore generale di New York, Letitia James.
L’inchiesta per frode, riguarda i beni dell’azienda di Donald Trump. Infatti si suppone che i dati forniti dalla Trump Organization sulla moltitudine di beni che gli appartengono, non siano realistici e che le spese dunque siano state “gonfiate”. Non solo, Trump è accusato di aver sottratto dei documenti sensibili dalla casa Bianca.
Nella giornata di ieri è stata condotta una perquisizione dall’Fbi all’interno dell’enorme casa di Mar-a-Lago dell’ex presidente. Questo per capire se fossero stati sottratti importanti documenti che sarebbero dovuti rimanere nella Casa Bianca.
“Domani vedrò il procuratore generale razzista di New York, per una nuova puntata della più grande caccia alle streghe nella storia degli USA”.
ha affermato Trump, aggiungendo poi che lui e la sua società sono attaccati da tutte le parti.
L’ex capo di Stato USA infatti ha più volte accusato il procuratore di New York Letitia James (che è una donna di colore) di essere razzista.
Nella giornata di oggi invece, Trump sarà interrogato in tribunale. L’ex presidente sarà l’ultimo socio dell’azienda ad essere ascoltato. Infatti i figli Ivanka e Donald JR sono già stati interrogati recentemente.
In ogni caso Trump verrà ascoltato in un posto segreto, concordato dalle parti, in presenza degli avvocati del procuratore generale. Non è chiaro però se l’ex presidente abbia intenzione di rispondere a tutte le domande che gli saranno poste o se si appellerà al Quinto Emendamento.
I soci della Trump Organization in realtà dovevano essere ascoltati già nel mese di luglio, ma gli avvocati della famiglia avevano chiesto un rinvio a causa della morte della prima moglie di Trump, madre dei suoi tre figli maggiori.
Non si conoscono le sorti di quest’inchiesta, fatto sta che se venisse confermata la frode, Trump rischierebbe di essere condannato a scontare la pena in carcere. Pena che secondo la legge degli Stati Uniti, potrebbe arrivare fino a 3 anni di reclusione.
Va specificato però che questo non impedirebbe a Trump di candidarsi alle elezioni e dunque di divenire presidente nel 2024, come è intenzionato a fare.
Quest’eventualità che appare assurda in realtà è già successa con Eugene Debs 1920 e Lyndon LaRouche 1992. Entrambi si candidarono dal carcere alle elezioni, anche se alla fine non vennero eletti.
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