E’ Donald Trump il nuovo presidente degli Stati Uniti che è riuscito a guadagnare una larga maggioranza di Grandi Elettori a suo favore, superando la soglia dei 270 necessari a conquistare la presidenza. Diventa così il 45esimo leader degli Stati Uniti. La notizia ha fatto il giro del mondo e non sono mancate immediate reazioni e commenti dei Capi di Stato e dei leader politici esteri. Leggiamo di seguito il sentimento ‘a caldo’ nei messaggi e nelle dichiarazioni che man mano si diffondono.
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ITALIA
“La vittoria di Trump uno degli eventi più sconvolgenti della storia del suffragio universale”, afferma ai microfoni di Radio 1 il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Rimangono le preoccupazioni e l’imperativo delle riflessioni su questo risultato”; Le parole di Trump sembrano indicare una consapevolezza della responsabilità che ha sulle spalle e che alle parole di misura e moderazione anche guardando ai rapporti internazionali siano seguite dai fatti”, mentre secondo il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in sostanza non è cambiato nulla: “L’Italia continuerà con i suoi rapporti di amicizia e collaborazione con gli Usa, queste cose non cambiano”. A stretto giro interviene anche Matteo Renzi, che dalla cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico della Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia a Roma dichiara: “In queste ore il mondo saluta l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A nome dell’Italia mi congratulo e gli auguro buon lavoro, convinto come sono che l’amicizia italo-americana continuerà a essere forte e solida”.
EUROPA
Dopo l’elezione di Donald Trump lavorare con gli Usa, “sarà difficile, più difficile rispetto alle precedenti amministrazioni, ma lui è il presidente eletto liberamente”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz intervistato da Europe 1 radio. “Dobbiamo rispettare il futuro presidente degli Stati Uniti, spero che potremo trovare un spazio per cooperare”, ha aggiunto, mentre il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker ha posto le sue “Congratulazioni a Donald Trump. Solo collaborando da vicino Ue e Usa possono continuare a fare la differenza nella gestione di sfide senza precedenti come Daesh, le minacce alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, il cambiamento climatico e l’immigrazione”, inviando una lettera a Donald Trump, poi pubblicata sul suo account Twitter.
GERMANIA
Il vice cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, ha definito l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti un avvertimento per la Germania e per l’Europa e ha invitato i politici ad ascoltare più da vicino le preoccupazioni della gente. “Il nostro Paese e l’Europa devono cambiare se vogliono affrontare il movimento internazionale autoritario”, ha detto Gabriel in un’intervista al gruppo editoriale Funke Mediengruppe, mentre poche ore prima la ministra della Difesa tedesca Ursula von der Leyen ha affermato che la vittoria di Donald Trump è un “forte shock”. Secondo lei si è trattato di un voto “contro Washington e contro l’establishment”.
FRANCIA
“Congratulazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano libero”, scrive su Twitter la leader del Front National francese Marine Le Pen, mentre il presidente francese, François Hollande ha commentato che la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali Usa “apre un periodo di incertezza”. Poi ha aggiunto che la Francia deve mostrarsi “più forte che mai” e che bisogna affrontare questa nuova tappa “con lucidità”. Hollande si è congratulato con Trump “come è naturale fra due capi di Stato democratici” e ha ricordato che gli Stati Uniti sono un partner “di prima linea” della Francia per cui avvierà quanto prima i colloqui con il nuovo presidente Usa, in modo “vigile e franco”.
PAESI BASSI
Il premier olandese, Mark Rutte, si è congratulato con Donald Trump e ha invitato il repubblicano a lavorare insieme per un mondo “più sicuro e prospero”. “Come alleati e partner, Olanda e Stati Uniti lavoreranno da vicino e congiuntamente per creare un mondo più sicuro e prospero”, ha scritto su Facebook il capo dell’esecutivo olandese.
GRAN BRETAGNA
La premier britannica Theresa May, si è congratulata con Donald Trump per la vittoria nelle presidenziali Usa dopo una “dura campagna” e ha assicurato che Regno Unito e Unione europea continueranno a essere “alleati forti e vicini”. “Il Regno Unito e gli Stati Uniti mantengono una relazione speciale e duratura, basata sui valori di libertà, democrazia e iniziativa”, ha detto la leader conservatrice in un comunicato diffuso da Downing Street. La premier ha aggiunto che entrambi i Paesi “sono e continueranno a essere forti e stretti alleati in commercio, sicurezza e difesa”.
PORTOGALLO
Il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, ha inviato un messaggio di congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria e gli ha augurato “successo nello svolgimento delle sue funzioni”. In una nota pubblicata sul sito della presidenza della repubblica portoghese, Rebelo de Sousa ha fatto “riferimento ai legami di amicizia tra il Portogallo e gli Stati uniti, oltre che la significativa comunità di lusitani che risiedono negli Stati uniti”.
REPUBBLICA CECA
La Repubblica ceca ritiene che la vittoria di Donald Trump apra un “nuovo panorama” politico e faranno iniziare una “nuova fase” nelle relazioni atlantiche. La vittoria del leader repubblicano, ha fatto sapere il ministro degli esteri ceco, Lubomir Zaoralek, “apre un nuovo panorama e inizia una nuova fase nelle nostre relazioni, anche se ritengo che si manterrà la nostra alleanza”.
RUSSIA
La Russia spera in un dialogo più costruttivo con gli Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump nelle presidenziali Usa. Lo afferma Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, cioè la Camera bassa del Parlamento russo, e stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. Poi anche il presidente russo in persona ha inviato un telegramma in cui si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria, mentre in una nota diffusa dal Cremlino si legge che: “Putin ha espresso la speranza di un lavoro congiunto per far uscire le relazioni russo-americane dalla crisi, per affrontare le questioni internazionali pressanti e cercare risposte efficaci alle sfide relative alla sicurezza globale”.
TURCHIA
Il premier turco, Binali Yildirim, si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali Usa, dicendo che si tratterà di un’opportunità per le relazioni bilaterali. In un discorso tenuto ad Ankara, Yildirim ha affermato che si aprirà una “nuova pagina” nelle relazioni Usa-Turchia se Washington darà l’estradizione di Fetullah Gulen, che la Turchia accusa del fallito golpe del 15 luglio.
EGITTO
Il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali Usa e ha detto che spera che le sue elezioni avvieranno una nuova era di rapporti più stretti con Washington. “La Repubblica araba d’Egitto non vede l’ora che questo periodo di presidenza di Donald Trump tinga di un nuovo spirito il percorso dei rapporti egiziano-americani”, ha affermato al-Sisi in una dichiarazione. Poi il presidente egiziano ha parlato al telefono con Donald Trump per congratularsi, ed è stato il primo leader internazionale a farlo. “Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il suo massimo apprezzamento al presidente, evidenziando che questa è stata la prima telefonata internazionale di complimenti per la vittoria che ha ricevuto”, si legge nel comunicato.
FILIPPINE
Il controverso presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha porto le sue “calorose congratulazioni” al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e ha fatto sapere che non vede l’ora di lavorare con lui per potenziare i rapporti. Lo riferisce il ministro filippino per le Comunicazioni presidenziali, Martin Andanar. Duterte, che ha espresso sdegno quasi quotidianamente per l’amministrazione Obama e ha minacciato ripetutamente di porre fine a una delle alleanze più importanti di Washington in Asia, ha inoltre salutato con successo il sistema democratico Usa e la ‘American way of life’.
IRAN
Anche il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha commentato la vittoria del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, il ministro ha sostenuto che il nuovo leader americano dovrebbe portare avanti l’impegno per l’accordo nucleare con l’Iran.
AFGHANISTAN
Il presidente afghano, Ashraf Ghani, si è congratulato con Donald Trump e ha espresso fiducia nel fatto che continuerà ad aumentare la collaborazione con Washington, che mantiene nel Paese asiatico circa 10mila soldati per l’addestramento nella lotta contro il terrorismo. “Il governo afghano spera che con una collaborazione stretta con il nuovo presidente degli Stati Uniti le relazioni fra i due Paesi possano svilupparsi più che in passato a beneficio di entrambi”, ha detto Ghani.
ARABIA SAUDITA
Il re dell’Arabia Saudita, Salman bin Abdelaziz, ha espresso la sua speranza che l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti porti “stabilità e sicurezza” in Medioriente, che è attraversato dai conflitti in Siria, Iraq e Yemen. Il monarca, come i responsabili degli altri Paesi del Golfo, ha chiesto di mantenere rapporti eccellenti con gli Usa anche in questa nuova fase. In un telegramma del re saudita pubblicato dall’agenzia di stampa ufficiale Spa, Salman si è congratulato con Trump per la sua vittoria, elogiando “gli stretti rapporti storici fra entrambi i Paesi amici”. I Paesi del Golfo, con l’Arabia Saudita in testa, sono alleati regionali degli Stati Uniti in materia di sicurezza economica, ma durante il mandato di Barack Obama le relazioni si erano raffreddate. I legami hanno subìto un colpo soprattutto per l’accordo sul nucleare del 5+1 con l’Iran, che è stato respinto dalle monarchie sunnite del Golfo.
EMIRATI ARABI UNITI – QATAR – BAHREIN – KUWAIT
Anche il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Khalifa bin Zayed al Nahyan, ha accolto la vittoria di Trump, dicendo che desidera conservare “i legami strategici che uniscono i due Stati e popoli amici”. Stessa linea adottata dall’emiro del Qatar, Tamin bin Khamad Al Zani, e dal re del Bahrein, Hamad bin Isa al Khalifa, nonché dall’emiro del Kuwait, Sabah al Ahmed al Sabah.
BORSE E MERCATI
Per Allianz Global Investors, “il trionfo di Trump rende ancora più imprevedibile uno scenario globale già incerto” perché intende “ribaltare lo status quo. I mercati forse apprezzano alcune idee di Trump, ma richiedono soprattutto certezze, che probabilmente saranno ‘merce rara’”. Secondo Allian Gi “finché non si farà chiarezza sulle politiche di Trump, le sue dichiarazioni su commercio, immigrazione e cooperazione internazionale avranno impatti sulla crescita dell’economia americana e globale”. I mercati Usa dovrebbero entrare in una fase di avversione al rischio caratterizzata da un aumento della volatilità e della domanda di oro e Treasury; i titoli delle aziende ospedaliere potrebbero subire una decisa flessione vista l’avversione di Trump al piano Obama Care. Il protezionismo potrebbe diventare uno tra i principali temi di investimento, in particolare in Asia, mentre le Borse europee, “potrebbero diventare, ironicamente, un baluardo della stabilità rispetto a quelle americane”.
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