È finita in tragedia l’escursione di trekking di una ragazza 32enne che a Isernia è precipitata mentre percorreva un sentiero montuoso.
Precisamente la ragazza, in compagnia di altre persone, si trovava nei pressi del ponte tibetano di Roccamandolfi. Improvvisamente, per cause poco chiare è precipitata nell’impressionante scarpata che questo attraversa e il volo è stato tale che all’arrivo dei soccorritori per lei non c’era più nulla da fare.
Era una giornata di vacanza in Molise per la giovane escursionista che si trovava con un gruppo di persone nelle zone montuose di Isernia. Aveva 32 anni ed è precipitata nel vuoto da un’altezza importante, impattato sul costone roccioso in un’area morfologicamente molto complessa, tanto che i soccorritori hanno lavorato ore per recuperare il suo corpo.
La giovane di 32 anni stava trascorrendo un periodo in Molise e la passione per l’escursionismo e il trekking l’ha portata a scalare la montagna nei pressi del ponte tibetano di Roccamandolfi. Molti si avventurano in quest’area suggestiva e dal forte richiamo turistico, specialmente nei mesi estivi, lei però non è più tornata da questa avventura.
Le indagini sono solo all’inizio e non è chiaro cosa sia accaduto, però dalle prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, sembra che la giovane avesse tutto l’equipaggiamento necessario per addentrarsi nel bosco, inoltre aveva una discreta esperienza. Forse ha messo un piede in fallo e le versioni dei testimoni, ascoltati in queste ore dagli agenti, serviranno a far luce proprio sulle cause dell’incidente.
La donna, di cui non è stata resa nota l’identità, è precipitata nella scarpata in provincia di Isernia, sotto gli occhi spaventati di chi era con lei in quel momento e non ha potuto fare niente per salvargli la vita.
Così come niente hanno potuto fare i soccorritori accorsi subito sul posto, anche se con difficoltà sono riusciti a raggiungere l’area dell’incidente per la fitta vegetazione. L’allerta è arrivata prima alla centrale operativa del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e in seguito, questo ha chiamato il 118.
La giovane è precipitata in una zona complicata con una morfologia insidiosa, tanto che c’è stato bisogno anche dell’eliambulanza per portare via il corpo estratto dopo alcune ore. Tuttavia, nonostante il lavoro svolto, la giovane era già morta a causa del violentissimo impatto sulle rocce, che nemmeno la fitta vegetazione è riuscita ad attutire.
Per lei, che presentava importanti traumi e ferite su tutto il corpo compresa una evidente alla testa, non c’è stato nulla da fare ed è stata trasportata in obitorio. Arrivano tante chiamate come questa ai soccorritori in questo periodo, come avviene ogni estate. Il consiglio degli esperti è quello di muoversi per le montagne sempre con cautela e con l’abbigliamento e gli accessori idonei perché la sicurezza è al primo posto in zone come i monti di Roccamandolfi a Isernia, situata a 850 metri di quota: uno spettacolo della natura ma anche un luogo ricco di insidie.
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