[didascalia fornitore=”ansa”]Ambulanze davanti al Pronto Soccorso[/didascalia]
Tentato suicidio al tribunale di Siena, dove una donna si è tagliata le vene dopo aver perso la casa all’asta. Protagonista della vicenda una donna diventata disabile nel 2010 dopo un incidente sul lavoro.
A causa di questo, non ha potuto più lavorare per pagarsi il mutuo con cui aveva acquistato casa. Mutuo da 500mila euro.
E così la sua abitazione è finita all’asta. Pochi giorni fa è arrivata un’offerta di acquisto e la donna, in preda alla disperazione, ha cercato di farla finita. Si è tagliata le vene ma è stata subito trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Siena.
Non in pericolo di vita, si è sfogata così all’Adnkronos: «Ho subito la peggiore umiliazione, che si possa subire. Oggi si è presentato in tribunale uno che ha comprato, a poco più di 200mila euro, la mia casa, la casa della mia vita. Non ci ho visto più, mi sono sentita defraudata di tutto quello che avevo. Non è giusto mi hanno ridotto in condizioni disperate».
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