Un’indagine che era partita lo scorso 5 ottobre, dal giorno in cui era stata trovata morta. Ora i Carabinieri della locale compagnia di Anzio e quelli di Frascati hanno arrestato un 35enne per l’omicidio di una donna trans.
La donna transessuale era stata trovata morta. Ora le indagini sono arrivate ad un punto cruciale.
Donna trans uccisa: un arresto
Ci sono voluti 20 giorni per arrivare ad un principale indiziato. Un 35enne è stato arrestato dai Carabinieri di Frascati ed Anzio che stanno indagando sulla morte di Naomi, transessuale, uccisa lo scorso 5 ottobre in un albergo ad Ardea.
Le indagini sono partite e si sono concentrate sui contatti telefonici che la vittima ha avuto con alcune persone poche ore prima di morire e da lì l’arrivo ad un uomo di 35 anni, italiano. Naomi Cabral, questo il nome della vittima di origini argentine, aveva 47 anni ed è stata trovata morta in una camera d’albergo ad Ardea.
L’arresto di quest’uomo, dopo 20 giorni di indagini, porterà chi sta investigando sull’omicidio a cercare di capire il movente del perché l’abbia uccisa. Attraverso i contatti telefonici, in particolare quelli delle ultime ore di vita della vittima, gli inquirenti sono riusciti a risalire al 35enne italiano. L’uomo è stato arrestato su mandato di esecuzione dato dal GUP, anche su richiesta dei PM di Velletri.
Un omicidio ancora tutto da chiarire poche la vittima non aveva segni di violenza evidenti sul suo corpo e questo ha portato i Carabinieri ad avere anche delle difficoltà nello svolgimento delle indagini. L’omicidio ha destato scalpore nella comunità della sua città, ma anche perché la vittima è stata trovata in circostanze sospette.
Indagini difficili e complesse
Dalle prime indagini si è risalito al fatto che la donna trans era solita affittare una delle stanze dell’albergo di Ardea (dove poi è stata ritrovata morta) per esercitare la prostituzione. Lo stile di vita della donna, inoltre, non ha dato molti spunti di indagine alle Forze dell’ordine, vista anche la totale assenza di legami stabili con le persone del territorio dove esercitava la sua professione.
Il giorno 5 ottobre, data della sua morte, la vittima è rimasta in camera per tutta la mattina. Nessuno riusciva a mettersi in contatto con lei. Intorno alle ore 15, infine, continuando a non ricevere risposta, è stato richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Sul suo corpo non erano presenti segni di violenza evidenti e, questo, ha portati i Carabinieri stessi che stanno indagando a concentrarsi sul cellulare della vittima e sui suoi contatti, specie su quelli delle ultime ore prima della sua morte.
Da lì, il rintracciare il 35enne italiano. Le indagini sono ancora in corso ma sono stati raccolti elementi sufficienti e gravi per dichiarare, da parte dei Carabinieri e di chi sta indagando sull’omicidio, della colpevolezza dell’uomo. Ora è stato arrestato e condotto al carcere di Velletri.
Le indagini non sono ancora del tutto concluse perché le Forze dell’Ordine stanno cercando di capire il movente e le motivazioni per cui il 35enne avrebbe ucciso la donna.