Ennesimo femminicidio in provincia di Enna, a Troina, dove un a donna di 56 anni è stata uccisa a colpi di pistola in strada questa mattina. Presunto autore del delitto, l’ex marito della vittima, che era già stato denunciato per comportamenti violenti e stalking nei suoi confronti, ma non si arrendeva all’idea della separazione.
Tre spari in strada, vicino a un supermercato, mentre la vittima cercava disperatamente di salvarsi la vita. È così che un imprenditore sessantenne siciliano pare aver finito l’ex moglie di 56 anni da cui da tempo era separato. In passato l’uomo era già stato denunciato per stalking ed era monitorato dai Carabinieri. Gli uomini dell’Arma, subito dopo il delitto, si sono messi sulle sue tracce e lo hanno ritrovato nella sua abitazione e quindi portato in caserma, dove a breve inizierà l’interrogatorio da parte del pm.
Una donna di 56 anni, Mariella Marino, è morta questa mattina intorno alle 10.30 nella centrale via Sollima, nel rione San Basilio a Troina, in provincia di Enna. A rovesciarle contro tre colpi di pistola sarebbe stato l’ex marito, l’imprenditore 60enne Maurizio Impellizzeri.
Stando alle testimonianze, la poveretta avrebbe cercato di sfuggire alla furia dell’uomo, cercando riparo in casa di una conoscente, ma sarebbe stata raggiunta fatalmente dai proiettili proprio vicino all’abitazione. Impellizzeri si sarebbe poi dato alla fuga a bordo di un fuoristrada.
Mariella si sarebbe trovata di fronte l’ex marito nei pressi di un supermercato del paesino di 8.000 abitanti, e lui l’avrebbe minacciata con una pistola. A quel punto la donna si sarebbe allontanata cercando riparo presso la casa di un’amica poco distante, ma l’imprenditore l’avrebbe seguita e colpita mentre si trovava sull’uscio di casa, ferendola mortalmente.
La vittima e Impellizzeri erano da molto tempo in crisi, e l’anno scorso la donna aveva deciso di troncare i rapporti con l’uomo, dal quale aveva avuto tre figli ormai adulti. L’imprenditore sessantenne non si era però mai arreso, e aveva messo in atto quelli che lei aveva denunciato proprio ai militari dell’Arma come atti persecutori.
Gli stessi figli avevano consigliato la madre di denunciare il padre per gli atteggiamenti violenti che aveva nei suoi confronti. L’uomo aveva patteggiato quindi una pena a 8 mesi, ma non era mai stato arrestato, nonostante fosse monitorato dai Carabinieri che avevano anche proceduto a effettuare perquisizioni a casa sua e sul posto di lavoro, pur senza trovare alcun tipo di arma da fuoco.
Nonostante fossero ormai separati e vivessero in due case distinte, lui nell’abitazione di famiglia, e lei a casa della madre, in molti raccontano come non si fosse mai rassegnato alla situazione, continuando a perseguitare l’ex compagna, fino al tragico epilogo di questa mattina, alla luce del sole. Appena alcuni giorni fa, Mariella aveva raccontato di essere oggetto di continue angherie da parte dell’uomo: sfortunatamente ciò non è bastato a metterla in salvo dalla sua furia, che l’ha raggiunta incurante della strada trafficata a quell’ora della mattina.
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