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Le donne del PD stanno avendo sempre più fortuna, in linea con l’intento di Renzi di dare sempre più spazio alle quote rosa. Il Premier ha spesso dichiarato che le donne svolgono un ruolo importante nel nostro Paese ed è giusto quindi che abbiano uno spazio rilevante anche nel campo della politica. Quest’ultima non può essere più un settore “maschilista”, come lo è stato per tanto tempo. Ci si allontana dall’immagine della donna dedita esclusivamente alla casa e alla famiglia. Quello che si vuole far trasparire è anche l’immagine di un Paese all’avanguardia, capace di affidare alle donne compiti istituzionali da non sottovalutare.
Per le renziane il successo è assicurato, peccato però che a volte sia difficile riuscire ad accontentare tutte e c’è chi fa a gara per sentirsi un punto in più rispetto alle altre. Se poi consideriamo che il ministro Maria Elena Boschi, fra tutte le donne del PD e renziane, sembra aver acquistato un ruolo predominante, ci accorgiamo come spesso possano scattare delle vere e proprie “gelosie”.
Le gelosie
Si tratterebbe di tensioni, di toni sarcastici e occhiatacce. Insomma, queste prime donne si contendono lo scettro e farebbero a gara per entrare nelle grazie di Renzi. Prima su tutte spicca Maria Elena Boschi, che a buon diritto possiamo definire una fedelissima renziana e che ha conquistato una posizione ragguardevole, ottenendo il Ministero delle Riforme. Non si risparmiano i complimenti su questa donna. Saltano all’occhio non soltanto il suo impegno politico, ma anche la sua bellezza. Perfino i parlamentari di Centro-Destra la chiamano “faccia d’angelo”. E’ chiaro, quindi, scatenare dei motivi di rivalsa, che non possono essere ignorati.
Queste donne del PD si fanno vedere spesso in televisione: Simona Bonafè a La 7, Alessia Mosca a Rai 2, Paola De Micheli ad Agorà. Sicuramente donne diverse da Rosy Bindi o dalla Melandri o dalla Finocchiaro. Si tende più a fare leva sulle qualità fisiche oltre che, ovviamente, sull’intelligenza. Si deve ricordare, comunque, che un pizzico di personalità non guasta e da questo punto di vista l’esempio cade sempre sull’onorevole Boschi, molto presente in Aula, in tv, su Twitter.
Nata nel 1981, c’è chi dice che ha delle cosce troppo robuste o un bacino troppo largo, ma al di là della soggettività la Boschi va avanti per la sua strada. Un giorno perfino Berlusconi ne è rimasto abbagliato e le ha detto: “Lei è troppo bella per essere comunista”. Ma Maria Elena è troppo ambiziosa per lasciarsi intimorire dalle stoccate del Cavaliere. Non esita a lodare Renzi e intanto prosegue la sua scalata nel panorama politico italiano. Dove vorrà arrivare? Se lo chiedono maliziosamente anche tutte le altre donne renziane.