Donne, di Andrea Camilleri: trama e recensione del libro edito da Rizzoli

Donne, di Andrea Camilleritrama e recensione qui di seguito – è il nuovo libro, edito dalla Rizzoli, dello scrittore siciliano, che vuole essere, in primo luogo, un tenero omaggio all’universo femminile. Scritto in maniera magistrale – e non è una novità per chi conosce Camilleri – l’opera è un’antologia che raccoglie 39 ritratti femminili scelti tra le donne che hanno avuto un’importanza particolare nella vita dell’autore. Come egli stesso spiega in appendice, infatti, il libro, lungi dall’essere un’indagine antropologica, ‘è un parziale catalogo delle donne realmente esistite nella Storia, di quelle create dalla letteratura, di altre che ho conosciute e di altre ancora di cui m’hanno raccontato, le quali, per un verso o per l’altro, sono rimaste nella mia memoria‘.

Trama

Personaggi storici e letterari, dunque, ma anche donne realmente conosciute, quelle raccontate da Camilleri, che descrive, tra mitologia classica, eroine del passato, romanzi e personaggi reali, le donne più importanti che hanno fatto parte della sua vita. Come ad esempio Ingrid, giovane svedese con cui ebbe un’avventura a Copenaghen – in omaggio alla quale volle che l’amica straniera di Montalbano fosse svedese e si chiamasse come lei – o Carmela, ragazza siciliana malata di malinconia il cui racconto è definito dallo scrittore ‘elegia per le mie lacrime da diciassettenne‘. E poi Beatrice, tanto sospirata da Dante e ricordo di un fugace flirt adolescenziale, o Antigone eroina sofoclea che riflette il ricordo di una giovane che lottava contro la mafia, incrociata una volta in televisione, durante un Maurizio Costanzo Show.
Ed ancora Elena di Troia e Giovanna d’Arco, Nefertiti e la Carmen di Bizet, Desdemona e Teodora di Bisanzio, senza dimenticare l’amata nonna e l’amica di sempre Elvira Sellerio.
Una serie tenera ed affascinante di quadretti femminili, dunque, che prendono forma attraverso i ricordi e lo sguardo attento di un uomo appassionato e amante della bellezza.

Recensione

Romanzo insolito nella bibliografia camilleriana, Donne, come dicevamo, si presenta come un vero tributo all’universo femminile, fatto con garbo, amore e profondo rispetto. Un amore che non è solo carnale ma si declina anche nell’affetto e nella stima delle tante signore che, tra storia, letteratura e vicende personali, lo scrittore ha incontrato nel corso della sua vita.
Ma, com’è noto, spesso la memoria non registra gli episodi così come sono realmente accaduti e può succedere per questo che l’immaginazione si mescoli con la realtà e quest’ultima con il sogno. E’ proprio quello che accade durante la narrazione, tanto che, a proposito degli incontri personali, lo stesso Camilleri precisa: ‘non potrei giurare che siano realmente accaduti, può darsi che me li sia inventati e poi, col trascorrere del tempo, li abbia creduti veri‘. Ma non solo. Costruendo mirabilmente i diversi ritratti, lo scrittore non abbandona mai il suo piglio investigativo che, anche in quest’opera, lo porta ad indagare, a raccogliere dati e a formulare ipotesi intriganti.
Donne è un libro che si legge tutto d’un fiato, in cui non mancano creatività narrativa, ricerca e memoria biografica, un libro che, in perfetto stile camilleriano, si presenta ricco di curiosità e di grande saggezza: tutti ‘ingredienti’ che mantengono alto l’interesse del lettore, ammaliato dalle testimonianze dello scrittore che è, prima di tutto, uomo.

Impostazioni privacy