Ecco come l’INPS permette all’Italia di mandare le donne in pensione a 63 anni. In cosa consiste questo sistema.
Tutti i requisiti che permettono alle donne di andare in pensione in via del tutto anticipata. In tantissime aspirano a ciò, quindi scopriamo tutto insieme nel dettaglio.
Tantissime persone straniere sognano l’Italia anche per questo motivo, perché, anche se non tutti lo sanno, nel nostro Paese è possibile andare in pensione in anticipo. Visti i tempi che corrono, sono sempre di più le persone che si stanno documentando per capire come entrare in pensione prima del previsto.
E in effetti, questi sono proprio tempi di crisi per alcuni cittadini, che stanno vivendo gli effetti negativi dati dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Lo scontro, infatti, ha causato un grande aumento dei prezzi e una crisi delle materie prime, che hanno messo a dura prova l’inflazione europea e non solo.
Inoltre, la ripresa dalla pandemia non si è rivelata come in molti speravano. Il virus aveva portato l’Italia a chiudersi completamente e a interrompere qualsiasi attività economica. Una volta cessato l’allarme, però, i cittadini si aspettavano che la vita sarebbe ritornare a essere come quella di un tempo.
E invece non è stato affatto così e ora molte categorie di cittadini chiedono al Governo aiuti e sostegni che possano in qualche modo supportarli. L’obiettivo, per molti, non è arricchirsi, ma semplicemente arrivare alla fine del mese.
Proprio per queste ragioni, in tanti si documentano oggi per capire come riuscire ad andare in pensione in anticipo. Oggi vi riveliamo che è assolutamente possibile farlo in Italia, soltanto se si è in possesso, però, di determinati requisiti. Ecco che ve li sveliamo di seguito.
Il sistema che permette esistano donne in pensione a 63 anni viene conosciuto da molti con il termine di “Ape sociale”. Si tratta di un beneficio pensato dal Governo italiano e reso possibile dall’ente di previdenza sociale.
Consente alle donne di andare in pensione a 63, se sono in possesso, però, di alcuni requisiti. Innanzitutto, queste donne devono essere madri, quindi aver avuto, all’interno del proprio nucleo familiare, almeno un figlio.
In secondo luogo, devono aver versato almeno 30 anni di contributi obbligatori. La novità assoluta di quest’anno 2023 è che finalmente queste donne potranno andare in pensione a 63 anni, nonostante abbiano versato meno contributi.
Stiamo parlando di soli 28 anni. Se questi requisiti possono sembrare davvero restrittivi per alcuni, per altri invece non lo sono affatto: soli 28 anni di contributi sono un’ottima notizia.
Chiunque pensi di possedere i requisiti in questione, dovrebbe ricevere già il cedolino in anticipo automaticamente. Nel caso in cui ciò non accada o si tema che possa non accadere, vi consigliamo assolutamente di mettervi in contatto con INPS.
L’ente di previdenza sociale studierà il vostro caso specifico e vi spiegherà come mai potrete o no accedere a questo beneficio ambito da molti cittadini.
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