(Immagine via Flickr, licenza CC senza modifiche)
Le donne iraniane hanno deciso di schierarsi contro la fatwa di Ali Khamenei, pubblicando foto sui vari social network, di se stesse in bicicletta. Nonostante, di primo acchito, possa sembrarvi una protesta priva di logica, in realtà è legata ad alcune recenti dichiarazioni della Guida Suprema dell’Iran, secondo il quale per le donne andare in bici è pericoloso per se stesse e per la società.
Badass women in Iran share why they're ignoring a new fatwa against cycling https://t.co/fG68yifEEh via @mashable #IranianWomenLoveCycling
— Dr Bex Lewis (@drbexl) 21 settembre 2016
‘Andare in bici spesso attira l’attenzione degli uomini ed espone la società alla corruzione, mette in pericolo la verginità e bisogna rinunciarvi’, ha dichiarato Ali Khamenei, ai media locali.
Dinanzi a tali dichiarazioni, molte iraniane, che amano andare in bicicletta, come le donne di qualsiasi altra parte del mondo, hanno voluto dare evidenza della propria disapprovazione, mettendosi in bella mostra sui social, mentre sfrecciano felici in mezzo alle strade del loro Paese.
Una mamma e una figlia si sono anche filmate mentre giravano in bicicletta sull’isola di Kish, naturalmente con il velo obbligatorio intorno alla testa e con il volto coperto per non essere riconoscibili. ‘Mia madre e io siamo di Teheran. Adoriamo pedalare: è un nostro diritto e non siamo disposte a rinunciarvi’, sono le parole che accompagnano il filmato.
Women in #Iran refuse to ditch their bikes in protest against fatwa on cycling https://t.co/GHI3x9harB #Iranianwomenlovecycling pic.twitter.com/eUlgoTBZgh
— ABC News (@abcnews) 21 settembre 2016
Alcune si sono fotografate in mezzo a strade sterrate, altre in zone centrali e altre ancora in mezzo alla natura, e tutti gli scatti hanno lo stesso comun denominatore: l’hashtag #IranianWomenLoveCycling (Le donne iraniane amano andare in bici), lanciato su Facebook dalla giornalista iraniana, esule in America, Masih Alined. L’attivista è impegnata da anni nella lotta contro il velo obbligatorio, con il suo movimento ‘My Stealthy Freedom’ (La mia libertà clandestina).
Anche in questa occasione ha invitato le sue connazionali a combattere contro un’imposizione che lede la loro libertà.
Tweet riguardo #iranianwomenlovecycling
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