Doodle per Gabriela Mistral, prima donna latinoamericana premio Nobel

Un nuovo premio Nobel nella ricca collezione che è stata omaggiata da Google nei suoi Doodle ossia nei loghi personalizzati che vanno a modificare la classica scritta sulla home page di buona parte dei computer di mezzo mondo. La protagonista di oggi 7 aprile è la poetessa, educatrice e femminista cilena Gabriela Mistral che era nata con il lunghissimo nome di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayag proprio in questo giorno dell’anno, 126 anni a Vicuña il 7 aprile 1889. Scomparsa a New York il 10 gennaio 1957, è stata la prima donna latinoamericana a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1945.

Gabriela Mistral cresce in una famiglia senza padre dato che Juan Gerónimo Godoy Villanueva lascia il nucleo famigliare lasciando la moglie, Petronila Alcayaga, e la piccola figlia da sole. Ma Gabriela non perde tempo e all’età di 14 anni è già aiuto-insegnante, sussistendo a se stessa e alla madre. Debutta nel mondo della letteratura nel 1904, giovanissima, con creazioni che diventano molto famose come ad esempio Ensoñaciones, Carta Íntima e Junto al Mar, ma non usa mai il proprio nome, solo pseudonimi. Un avvenimento tragico segna la vita di Gabriela dato che conosce il ferroviere Romeo Ureta che si suicida pochi anni dopo e per la poetessa, già provata dalla scomparsa di entrambi i genitori, questo avvenimento caratterizzerà per sempre le proprie tematiche.

GOOGLE DOODLE PER ALESSANDRO VOLTA

Nel 1914 vince il primo premio in una competizione letteraria nazionale, la Juegos Florales con il lavoro Sonetos de la Muerte. Sceglierà definitivamente lo pseudonimo Gabriela Mistrl per omaggio ai due poeti preferiti: Gabriele d’Annunzio e Frédéric Mistral. Otto anni dopo è in Messico per tentare di favorire l’istruzione e l’insegnamento in centroamerica. Diventa famosa anche all’estero con Desolacion e raggiunge la cattedra di Professore di lingua spagnola presso l’Universidad de Chile. Dopo un soggiorno in Spagna ritorna in Cile poi ritorna ancora in Europa soggiornando a lungo in Francia e Italia diventando peraltro anche console cilena a Napoli in Italia, Madrid in Spagna, Petrópolis in Grecia, Nizza in Francia, Lisbona in Portogallo, Los Angeles e Santa Barbara negli Stati Uniti, Veracruz in Messico, Rapallo e Napoli, infine a New York dove morirà malata di cancro al pancreas.

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