Ecco cos’è che è tornato in Italia dopo molti anni e cosa c’entra con il concetto di rewilding che sta preoccupando tantissimo i naturalisti.
Vi sveliamo cos’è appena tornato inspiegabilmente nel nostro Paese e come mai gli esperti ne sono assolutamente contrari. Le associazioni chiedono collaborazione per contrastare il fenomeno.
Torna il castoro in Italia
Qualche giorno fa, ha iniziato a circolare la notizia che un animale fosse finalmente tornato a popolare i nostri luoghi naturali italiani. Stiamo parlando del castoro, che si sarebbe di nuovo stanziato al centro del Paese dopo tanti anni. La notizia era stata accolta con grande entusiasmo da molti, mentre con scetticismo da altri.
Questo perché i castori non erano presente in Italia da secoli: si erano completamente estinti dal nostro Paese. Molte persone hanno accolto la novità con gioia, perché felici che finalmente un animale, martoriato come lo era in passato, fosse spontaneamente tornato a ripopolare alcune zone d’Italia.
Nuovi avvistamenti di castori e del loro passaggio sono stati registrati soprattutto nella zona del centro Italia, sui fiumi e sugli Appennini. La notizia ha allertato gli studiosi, che hanno iniziato a condurre delle ricerche al riguardo.
Ciò che ne è venuto fuori, però, non è affatto da prendere alla leggera e ha molto a che fare con il concetto di rewilding. Ecco di cosa si tratta.
Rewilding, cos’è e perché spaventa i naturalisti
Il rewilding non è altro che il tentativo di ripristinare la biodiversità in maniera artificiale, perché ad opera dell’uomo. E sarebbe proprio questa la pratica che avrebbe causato l’arrivo dei castori in Italia.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in particolare, si è mostrato molto preoccupato. Ha ammesso vi sia la possibilità che che sia proprio il rewilding ciò che sta avvenendo nel nostro Paese, come già accaduto anche in Paesi europei come la Spagna e il Belgio.
Tra l’altro il rewilding è una pratica del tutto illegale, compiuta da individui che solitamente non hanno neanche le competenze giuste per effettuarlo. In base a quanto dichiarato dall’Associazione Teriologica Italiana, tale pratica non solo verrebbe condotta aggirando le leggi in materia, ma anche danneggiando la conservazione della natura.
Come riportato da Repubblica, anche l’European Pond Conservation Network si è espresso in merito e ha dichiarato che non ci sono prove che i castori che stanno ripopolando l’Italia siano nativi del nostro Paese.
Piuttosto sembrerebbero le conseguenze di un’attività di rewilding, organizzata con il fine di ripopolare quelle parti di mondo prive di certi tipi di animali, che un tempo magari le vivevano. Gli studiosi ci tengono a chiarire che sarebbero felici che il castoro ripopolasse davvero l’Italia, ma soltanto se lo facesse spontaneamente, in maniera naturale.
Il ripopolamento, invece, non dovrebbe affatto avvenire in maniera illegale, per volere di qualche associazione che artificialmente decide di reinstallare una specie di animale in un ecosistema. Oltre che illegale, si tratterebbe di una pratica pericolosa, da contrastare in modo energico.