La Cina ha improvvisamente annullato la visita del massimo diplomatico dell’Unione Europea a Pechino, come ha confermato l’UE mercoledì, in mezzo alle continue tensioni tra le due potenze riguardo al commercio, i diritti umani e la guerra in Ucraina.
Josep Borrell, alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, avrebbe dovuto visitare la Cina il 10 luglio per incontrare il Ministro degli Esteri cinese Qin Gang e altri funzionari, come annunciato dall’ambasciatore dell’Unione Europea a Pechino lo scorso weekend. Secondo Jorge Toledo i diplomatici europei e cinesi avrebbero dovuto discutere di argomenti di grande importanza, tra cui il commercio, i diritti umani e la posizione della Cina sulla guerra in Ucraina.
La Cina ha annullato la visita dell’alto funzionario Ue Borrell
La Cina ha deciso di annullare la visita di Borrell, senza fornire alcun motivo ufficiale. Questa mossa improvvisa e senza spiegazioni da parte di Pechino è un chiaro segnale delle crescenti tensioni tra le due Potenze, che stanno lottando su molteplici fronti e ambiti differenti.
Come esperti hanno sottolineato, il rafforzamento delle relazioni tra UE e Cina è fondamentale per la stabilità globale e la cooperazione internazionale, e questo episodio non fa che complicare ulteriormente le cose.
In un momento in cui la comunità internazionale sta cercando di risolvere le tensioni commerciali e politiche, la decisione del governo cinese di disdire l’incontro di Borrell è un duro colpo per la diplomazia e la cooperazione internazionale. Resta da vedere come risponderà l’Unione Europea a questa mossa della Cina e come si evolveranno le relazioni.
La dichiarazione della portavoce dell’UE, Nabila Massrali sembra attribuire la disdetta della visita al fatto che le date precedentemente concordate non sono più possibili per un incontro o una riunione. Non sono state fornite informazioni sulle ragioni di questa modifica o sul motivo per cui la Cina non può più rispettare le date concordate.
Una fonte europea ha affermato che l’UE si adatterà a questa situazione e lavorerà con la Cina per trovare una nuova data per l’incontro o la riunione. Ciò implica che le nazioni europee non abbiano alcuna intenzione di annullare l’incontro o la riunione, ma piuttosto di trovare un’altra data che sia accettabile per entrambe le parti.
La dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbing ha confermato che, nonostante la scelta di annullare la visita di Borrell, la Cina attribuisce grande importanza alle relazioni con l’Europa e ha mantenuto scambi con l’UE a tutti i livelli. Anche se la Cina non ha intenzione di interrompere le relazioni con l’UE, nonostante l’annullamento dell’incontro o della riunione prevista, rivela un momento molto particolare per le relazioni tra Pechino e l’Occidente.
Secondo alcuni esperti di politica la notizia suggerisce che la Cina stia cercando di mantenere le relazioni con l’UE e di risolvere eventuali problemi che hanno portato all’annullamento dell’incontro o della riunione precedentemente concordati, ma dall’altro si evince chiaramente che i rapporti, incrinati da diversi fattori come la guerra tecnologica e la questione Taiwan, faticano a riacquisire equilibrio. Questo anche a causa delle alleanze che stanno subendo cambiamenti internazionali importanti.
La dichiarazione di Toledo suggerisce che l’UE non intenda disaccoppiarsi dall’economia cinese, ma piuttosto diversificare le sue fonti di approvvigionamento di materiali chiave, come i metalli delle terre rare, per ridurre la dipendenza dalla Cina. Tuttavia, l’UE è ancora impegnata a mantenere le relazioni economiche con la Cina, poiché Pechino è un partner commerciale essenziale non soltanto per l’UE ma per l’intera comunità globale.
Inoltre, la notizia che la Cina e l’UE terranno due dialoghi di persona a settembre, uno sull’economia e il commercio e un altro sulle questioni digitali, suggerisce che entrambe le parti stiano cercando di mantenere le relazioni e di progredire in questi ambiti. L’UE sembra voler dedicare impegno per trovare un modo per mantenere la relazione con Pechino positiva, ma allo stesso tempo vuole vedere progressi regionali in ambiti come il commercio e la digitalizzazione.
La decisione delle nazioni europee di cercare alternative per gli approvvigionamenti di materiali critici da fonti diverse dalla Cina sembra essere stata influenzata dalla preoccupazione per la dipendenza da Pechino in questo settore.
L’Unione Europea ha precisato che non intende distaccarsi dall’economia cinese e ha descritto Pechino come un partner, un concorrente e un rivale sistemico.
La definizione di “rivale sistemico” ha causato attrito tra le due Potenze, poiché Pechino ha visto questo come un’affermazione ostile nei confronti della Cina. Inoltre, gli sforzi dell’UE per ridurre la dipendenza dal commercio cinese e dalle catene di approvvigionamento hanno rafforzato le tensioni tra l’UE e la Cina e portato Xi Jinping a stringere alleanze geopolitiche e ad avvicinarsi alla Russia.
Le autorità europee hanno criticato la neutralità della Cina nel conflitto tra Ucraina e Russia e ha contestato il sostegno del governo cinese alla Mosca attraverso visite di stato ed esercitazioni militari congiunte. Questi fattori hanno contribuito a creare una situazione di tensione, ma entrambe le parti sembrano interessate a trovare un modo per progredire in diversi ambiti.
La posizione dell’UE sulla questione di Taiwan e il desiderio della Cina di riunificare l’isola con la madrepatria rappresentano un altro punto di attrito tra le due parti.
L’UE ha espresso la sua opposizione a un cambiamento nello status quo delle relazioni tra la Cina e Taiwan, affermando la sua posizione sulla questione della sovranità dell’isola autogovernata.
Tuttavia, l’incontro bilaterale di persona tra Xie Zhenhua e Frans Timmermans sul clima a Pechino sembra indicare che sia in atto un percorso finalizzato a trovare un terreno comune in altri ambiti, come quello dell’ambiente.
Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per entrambe le parti di lavorare insieme per affrontare le sfide globali, nonostante le tensioni in altri ambiti.
In questo clima di tensione diplomatica tra Pechino e Washington emerge invece una volontà di cooperazione tra Cina e Mosca, che hanno partecipato alla SCO capitanata da Russia e Cina.
Cosa è emerso dalla Shanghai Cooperation Organization
Il discorso di Vladimir Putin alla Shanghai Cooperation Organization SCO sembra indicare che il presidente russo stia cercando di presentare un’immagine di unità e forza della Russia, nonostante le pesanti sanzioni occidentali e il fallimento dell’ammutinamento del gruppo mercenario Wagner guidato da Yevgeny Prigozhin.
Putin ha affermato che la Russia rimane “unita come mai prima d’ora” e ha precisato che il Paese ha continuato a prosperare nonostante le sanzioni occidentali.
Inoltre il fatto che Putin stia partecipando a un raduno virtuale di leader della SCO, un gruppo fondato da Russia e Cina per contrastare l’influenza occidentale, mostra come la Russia stia cercando di rafforzare le sue relazioni con la Cina e con altri paesi che condividono una visione del mondo simile. Anche con Nazioni che in questo momento si trovano in contrasto con l’Occidente come per esempio l’Iran che è stato accolto nell’alleanza.
La situazione in Russia rimane incerta e il fallimento dell’ammutinamento del gruppo mercenario Wagner ha messo in luce le divisioni all’interno del Paese. Non è chiaro come la Russia intenda gestire queste divisioni e se ci saranno ulteriori tentativi di destabilizzazione.
Le parole di Putin alla Shanghai Cooperation Organization hanno fatto emergere la necessità del leader di conquistare sostegno internazionale per ridare forza all’immagine della leadership russa, nonostante le tensioni interne e le sanzioni occidentali.
Putin ha ringraziato i leader presenti all’incontro, tra cui il presidente cinese Xi, il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente bielorusso Lukashenko e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, per il loro sostegno alla leadership russa durante la minaccia di “l’ordine costituzionale e la vita e la sicurezza dei cittadini“.
È possibile però che questi commenti siano spinti anche dai timori della leadership russa per le tensioni interne e per le possibili minacce alla stabilità del Paese. La rivolta del gruppo mercenario Wagner ha evidenziato la presenza di forze destabilizzanti interne alla Russia, e l’attenzione internazionale sulle violazioni dei diritti umani e sul comportamento aggressivo di Mosca all’estero potrebbe aumentare la pressione sulla leadership russa.
La Russia ha sottolineato, durante il vertice che si è svolto online, che intende continuare a opporsi alle sanzioni dell’Occidente, imposte lo scorso aprile in seguito all’invasione russa in Ucraina. Putin ha sottolineato la necessità di cooperare con altri Paesi SCO, come la Cina, per sviluppare ulteriormente gli scambi di valute locali, che possono fornire un cuscinetto contro le sanzioni occidentali.
È importante notare che le sanzioni occidentali hanno avuto un forte impatto sull’economia russa, costringendo il Paese a cercare nuove fonti di sostegno e cooperazione maggiore con altri Paesi, in particolar modo con la Cina, con la quale guida la SCO.
Il discorso di Xi Jinping alla Shanghai Cooperation Organization è stato invece incentrato sull’importanza dell’unità e della cooperazione per raggiungere un maggiore sviluppo.
Inoltre ha dichiarato che non esistono altre vie che: “unità o divisione, pace o conflitto, cooperazione o confronto”.
Il leader cinese ha sottolineato che l’aspirazione degli abitanti di tutti i Paesi per una vita migliore è l’obbiettivo e lo scopo della SCO, e ha evidenziato l’importanza di aderire alla tendenza dei tempi di pace, sviluppo, cooperazione e win-win, che è inarrestabile.
I leader dei Paesi partecipanti alla SCO hanno avuto uno scambio di opinioni sui prossimi passi da attuare per lo sviluppo della regione asiatica e sulle principali questioni internazionali e regionali, ottenendo risultati importanti. La risposta di Jinping al vertice mette in luce le nuove alleanze geopolitiche che, ora più che mai, hanno preso slancio e si evince una spaccatura tra Oriente e Occidente.
Questo mostra che Mosca e Pechino hanno intenzione di rafforzare la loro alleanza in un momento in cui le tensioni internazionali e le sfide globali richiedono impegno e partnership solide.
Jinping ha evidenziato l’importanza di mantenere la giusta direzione, di concentrarsi sulla cooperazione pratica e sul multilateralismo per migliorare la governance globale e lo sviluppo nel mondo.
Xi ha proposto cinque importanti iniziative di cooperazione per la SCO, tra cui mantenere l’unità e la fiducia reciproca, concentrarsi sulla cooperazione pratica per accelerare la ripresa economica,
Il discorso del leader cinese ha suscitato una calorosa risposta da parte dei leader dei Paesi partecipanti alla SCO, che hanno concordato di attuare con fermezza la missione originaria della SCO e di sfruttare profondamente il potenziale della cooperazione per migliorare i risultati a beneficio dei popoli di tutti i paesi.