Il caso dell’insegnante di Rovigo continua a tenere banco, e il ministro Valditara di recente ha annunciato provvedimenti per il voto di condotta. Il ministro dell’Istruzione parlando alla manifestazione Futuro Direzione Nord a Milano ha dichiarato che il Miur interverrà sulle procedure del voto relativo alla condotta degli studenti, e ha inoltre affermato di aver inviato degli ispettori presso l’istituto veneto dopo il 9 dato agli autori dell’aggressione alla prof, impallinata con una pistola ad aria compressa lo scorso 11 ottobre. Tale voto ha suscitato non solo l’indignazione della docente, ma anche quella di altri genitori di alunni della scuola.
Serpeggia molta indignazione, per il 9 in condotta dato agli studenti colpevoli di aver sparato delle palline di plastica con una pistola ad aria compressa contro la loro prof lo scorso 11 ottobre. I fatti sono avvenuti in un istituto scolastico di Rovigo: la docente è stata colpita a un occhio e alla testa e a gennaio ha denunciato i due quattordicenni responsabile dell’accaduto. Proprio gli stessi che sono stati promossi, ricevendo anche un voto molto alto in condotta. Stupore e rabbia non solo da parte di Maria Cristina Finatti, l’insegnante colpita, ma anche da parte del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che, intervenuto oggi all’evento Futuro Direzione Nord a Milano ha annunciato un ripensamento su tale voto e ha dichiarato di aver inviato degli ispettori del Miur all’Itis di Rovigo proprio in merito alla vicenda.
“Interverremo anche sul voto di condotta. Il caso di Rovigo mi ha lasciato perplesso: ho mandato un’ispezione per capire come sia stato possibile che un ragazzo che aveva sparato dei pallini contro un’insegnante abbia potuto prendere 9 in condotta” ha detto Valditara, intervenendo all’evento alla Fondazione Stelline del capoluogo milanese.
“Vogliamo capire anche qui se ci sono margini di manovra che il ministero può avere. A breve gli ispettori faranno una relazione, ma non basta mandare gli ispettori: interverremo anche sul voto di condotta. Ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo, all’interno dell’intero anno scolastico, del voto di condotta” ha quindi aggiunto il ministro dell’Istruzione, annunciando di aver mandato gli ispettori del Miur presso l’Itis Viola Marchesini di Rovigo.
A scatenare l’indignazione non solo dell’esponente politico, ma della maggior parte degli altri genitori degli alunni, e naturalmente della docente vittima dell’aggressione, la promozione dei due quattordicenni responsabili del gesto, “premiati” addirittura con il 9 in condotta.
“Quel giorno sono stata raggiunta per due volte da palline di plastica sparate da una pistola ad aria compressa, con la seconda ho rischiato di perdere un occhio, per fortuna avevo la mascherina. Ho pianto perché non capivo cosa stesse succedendo, quando mi sono ripresa ho capito che stavano girando un video che poi è stato diffuso” ha raccontato a La Repubblica la docente, che ha anche aggiunto di essere stata soccorsa dal vicepreside con del ghiaccio applicatole sulla testa.
L’insegnante ha spiegato di aver atteso fino all’ultimo per presentare denuncia, aspettando che la scuola o perlomeno i genitori degli allievi responsabili intervenissero, ma senza alcun risultato, cosa che l’ha quindi spinta a rivolgersi alle forze dell’ordine.
“Mi ha preso un senso di abbandono che non mi ha più lasciato. Da quel giorno ho sempre sentito disagio ad andare a scuola, io che ai ragazzi ho dedicato la vita” ha quindi concluso la donna.
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