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Economia

Dopo il crack della SVB, crolla anche la Borsa di Milano che perde il 4%

La decisione dell’autorità degli Stati Uniti è stata quella di proteggere i depositi così che le banche potessero avere una possibilità in più nella ricerca di liquidità.

Crollo della borsa di Milano- Nanopress.it

È in attesa inoltre una riunione straordinaria organizzata dalla Federal Reserve. Terribili conseguenze quelle che hanno colpito la borsa di Milano.

La borsa di Milano di oggi 13 marzo

In occasione della riapertura delle borse in Europa assistiamo ad un netto peggioramento nonostante la presenza di una rete di protezione offerta dagli Stati Uniti a seguito del caso della Silicon Valley.

I risultati peggiori sono quelli che si registrano a Piazza Affari in cui non sono mancate numerose sospensioni e crolli per quanto riguarda le azioni bancarie. Durante la serata di domenica 12 marzo le autorità Usa hanno preso una decisione riguardo ai depositi della banca i quali erano stati i protagonisti degli ultimi giorni di Wall Street attraverso una chiusura forzata. Dei depositi che si desidera proteggere.

Si tratta di un’iniziativa studiata al fine di dare un freno alle tensioni insieme ai rischi di contagio. A seguito di un fine settimana abbastanza movimentato, il governo USA ha deciso che i depositanti della Signature insieme a quelli della Svb potevano accedere ai propri soldi da questa mattina in poi.

Non manca poi l’annuncio della Fed la quale ha realizzato una nuova linea di credito per le banche Usa messe in piedi al fine di proteggerle contro i rischi finanziari a seguito dell’enorme crollo che ha visto come protagonista la Svb. In poche parole, la Banca Centrale ha affermato di essere “pronta ad affrontare eventuali pressioni sulla liquidità che potrebbero sorgere” all’interno di quello che è il sistema bancario.

Intanto si aspetta un board straordinario della Fed a seguito il calo della borsa di Kyoto. Si fa spazio anche la proposta secondo cui la Fed non acceleri più i rialzi dei tassi durante i primi giorni della prossima settimana.

Crollo delle borse dopo il, crash della Svb- Nanopress.it

A metà mattina di oggi 13 marzo abbiamo assistito anche ad un peggioramento di Piazza Affari con un -4,5% a quota 26.063 punti. All’interno dei mercati continua a farsi sentire anche l’incertezza nata a seguito del crollo della Svb anche se non sono mancate le misure di emergenza messe in piedi dagli Stati Uniti. Numerose sono state quindi le sospensioni sul listino a causa di un ribasso eccessivo. Infatti, BPER ha visto un calo del 8,6%, Tim un calo del 4,7%, MPS un calo del 9%, Poste un calo del 4,9% e Intesa Sanpaolo un calo del 7,80%.

I titoli di stato del mondo intero hanno visto quindi un crollo anche se i bilanci più pesanti sono quelli che si registrano nel Bund tedesco che ha visto una diminuzione di 44 punti insieme all’Oat francese con una perdita di 46 punti e il BTP con una diminuzione di 29 punti.

Il crack della Silicon Valley è una situazione che ha attirato l’attenzione anche dei politici italiani, tra cui Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia e delle finanze il quale non perde di vista le decisioni che stanno prendendo le autorità monetarie americane. Questo è quanto si legge all’interno di una nota del Mef dove il ministro afferma che: “il sistema bancario italiano ed europeo è regolarmente monitorato dalle autorità di vigilanza e supervisione assicurandone così la stabilità”.

Inoltre Giorgetti continua affermando di aver molto apprezzato la velocità con cui le autorità americano sono intervenute e che, se sarà necessario anche l’intervento delle autorità europee, la speranza è che questa agiscano con la stessa tempestività, “valutando anche le implicazioni per la condotta della politica monetaria e per la stabilità finanziaria”.

Dichiarazione di Joe Biden dopo il fallimento della SVB- Nanopress.it

Alle dichiarazioni di Giorgetti seguono anche quelle del presidente americano Joe Biden il quale ha affermato: “Grazie alla rapida azione della nostra amministrazione negli ultimi giorni, gli americani possono avere fiducia che il nostro sistema bancario è solido. I vostri depositi sono al sicuro”.

Sono queste le parole del presidente americano fatte attraverso una dichiarazione poco prima della sua partenza per la California. Un comunicato in cui ha voluto rassicurare i contribuenti americani dicendo loro che le perdite non li toccheranno in nessun modo. Ha inoltre affermato di avere intenzione di chiedere al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rendere più forti le regole dedicate alle banche al fine di prevenire che una cosa del genere possa accadere nuovamente.

Cosa accadrà dopo il crack della Silicon Valley Bank

Il mercato è pronto a scommettere che dopo il crollo di Svb, ci potrebbe essere un’altra banca regionale che potrà seguire la stessa strada, ossia quella di First Republic. Si tratta di un istituto bancario che ha subito un’enorme pressione a seguito del fallimento di Svb e che non riesce più a tenere sotto controllo i mercati anche se, all’interno di una nota, ha affermato di “aver rafforzato e diversificato la sua posizione finanziaria attraverso l’accesso a liquidità aggiuntiva messa a disposizione dalla Fed e da Jp Morgan“, disponendo quindi ben 7 miliardi di dollari in soldi liquidi.

Anche se non sono mancate delle rassicurazioni dei vertici, pare che il titolo abbia subito un calo del 60%, durante il pre-marketing a Wall Street. Attraverso la controllata britannica Hsbc Uk, il colosso britannico Hsbc ha affermato di voler acquistare immediatamente la filiale Britannica della Silicon Valley Bank la quale ha fallito il mese scorso.

Crash della Silicon Valley Bank- Nanopress.it

Un acquisto che sarà portato avanti con la cifra simbolica di una sterlina. A questo riguardo, Noel Queen, l’amministratore delegato di Hsbc Uk, afferma che tale acquisizione risulta essere una vera e propria strategia per continuare la propria attività nel Regno Unito: “Rafforza il nostro franchise di banca commerciale e migliora la nostra capacità di servire aziende innovative e in rapida crescita, anche nei settori della tecnologia e delle scienze della vita, nel regno unito e a livello internazionale”.

In ogni caso, a seguito del crollo della Silicon Valley Bank, la piattaforma maggiore di scambio delle cripto valute, Binance, cerca di rassicurare tutti i propri clienti affermando che “i fondi di tutti i consumatori sono al sicuro e accessibili. La nostra attività continua as usual”.

 

 

 

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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