Non sono per niente confortanti le notizie che provengono dalle analisi della qualità dell’aria nella zona di Ciampino, in provincia di Roma, dopo il rogo che ha interessato un impianto di gestione dei rifiuti.
L’Arpa fa sapere che, nell’aria, sono presenti quantità molto elevate di diossina. Di conseguenza, molto al di sopra dei limiti consentiti. Vediamo insieme.
Le fiamme appiccate ai rifiuti presenti dell’impianto di gestione della Eco Logica 2000 srl di Ciampino, in provincia di Roma, hanno provocato un danno enorme e incalcolabile per l’aria circostante. L’Arpa Lazio ha avviato una attività di monitoraggio dell’aria ambiente e ciò che ne è venuto fuori dai risultati delle analisi non ha nulla di buono.
Stando all’ultimo aggiornamento, comunicato proprio ieri, è stato visto che, oltre alla presenza di diossina nell’aria, nella zona dell’impianto e nelle aree più vicine è presente anche il benzopirene, una sostanza cancerogena, il cui valore è pari a 94 ng/m3 a fronte di una soglia limite di 1.
La rilevazione dei dati, invece, sulla quantità di diossina presente nell’aria, le analisi riferiscono di un valore di 37 pg/m3 a fronte di una soglia suggerita dall’Oms di 0,1-0,3 pg/m3.
Uno dei campionatori dell’aria, che aiuta proprio nella verifica di una eventuale presenza nell’aria di altre sostanze altamente inquinanti, come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine, è stato installato a 600 metri di distanza dall’area interessata dall’incendio e inizia già a dare valore molti più bassi di sostanze cancerogene ed inquinanti presenti nell’aria.
Le diossine in questo caso sono pari a 3,3 pg/m3, mentre il valore di benzopirene è pari a 0,3 ng/m3. La domanda, però, a questo punto, sorge spontanea: ma cos’è, di preciso, la diossina?
Si tratta di una sostanza che deriva dal processo di combustione, in primis dai roghi, e che stanzia nell’aria per molto tempo, quanto anche all’interno degli organismi. Nel corpo umano, ad esempio, si localizza prevalentemente nel tessuto grasso. Dobbiamo pensare che, per eliminare il 50% di una dose di diossina nell’aria e non solo, ci vogliono più di 10 anni.
Dal rogo scoppiato lo scorso 29 luglio a Ciampino, non sono mancate diverse e più volte, analisi fatte proprio alla qualità dell’aria che hanno permesso, in ultimo, di arrivare ai risultati non molto positivi che sono stati diffusi proprio ieri. Nel parlamentino del comune di Ciampino si è svolta la commissione consiliare tecnico urbanistica in seduta pubblica e ha visto la partecipazione di numerosi cittadini.
Il comune ha fatto richiesta di maggiori mezzi al ministero dell’Interno e alla Protezione civile in supporto alle operazioni dei vigili del fuoco. Nei prossimi giorni, come da protocollo Asl, arriveranno ulteriori indicazioni che riguardano il lavaggio delle superfici. La società municipalizzata è stata già informata ed allertata per organizzare le attività di lavaggio strade visto che la diossina vi si deposita dopo alcuni giorni.
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