Ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, una donna di 80 anni, dora Piarulli, sta portando avanti la sua battaglia contro il ricovero coatto in Rsa. La decisone del ricovero è stata presa dall’amministratore di sostegno, nonostante la presenza di una figlia e di una badante che possono prendersi cura della donna.
Anna Estdahl, la figlia dell’80enne, supporta la madre nella sua battaglia. Chiedendo di poterle permettere di vivere serenamente in casa sua, vicino ai suoi affetti.
L’anziana, inoltre, ha più volte affermato di non trovarsi bene all’interno della casa di riposo.
In provincia di Massa Carrara, precisamente ad Aulla, una donna di 80 anni sta combattendo senza soste per ottenere il diritto a vivere liberamente all’interno della sua abitazione, circondata dai suoi cari.
Andando contro la decisione del tribunale, e in particolare dell’amministratore di sostegno, di rinchiuderla all’interno di una Rsa.
Si tratta di Dora Piarulli. La vicenda è iniziata a febbraio, quando l’80enne è stata ricoverata in ospedale per motivi di salute.
Quando la situazione si è stabilizzata, la donna doveva tornare normalmente a casa sua, trasportata da un’ambulanza. Purtroppo però la presenza, all’interno dell’ospedale, dell’amministratore di sostegno ha complicato la situazione.
Infatti, il giorno dopo la figlia, Anna Estdahl, riceve un avviso in cui le comunicano che la madre era stata trasferita in una Rsa ad Aulla, contro la volontà di entrambe.
“Ad ogni problema di salute avuto da mia madre, io sono corsa da lei e le ho assicurato tutte le cure necessarie”.
Ha affermato la figlia della donna anziana. Aggiungendo di non capire il motivo per cui la madre debba essere costretta a vivere lontano da casa sua. Nonostante non solo vi sia il supporto della figlia, ma anche la presenza costante di una badante e di altre persone specializzate nelle cure di cui necessita l’80enne.
A confermare la decisione di ricoverare Dora Piarulli è stato poi anche il tribunale di Lucca. La figlia ha raccontato che l’amministratore di sostegno ha più volte sostenuto che l’80enne desiderasse essere ricoverato e che l’unico ostacolo era invece rappresentato dalla figlia.
In ogni caso, a quanto pare vi sarà una seconda udienza in tribunale che deciderà del destino della signora Piarulli.
A fomentare l’urgenza di risolvere la situazione è la stessa Dora Piarulli. Questo perché l’80enne ha più volte affermato di non trovarsi bene all’interno della casa di riposo e di voler tornare a casa sua.
“Qui non mi trovo bene. Non ho capito perché mi abbiano portato qui, ma certo io non ci volevo venire”.
Afferma la donna, nella speranza di tornare a casa dalla figlia e dal suo gattino. Anche perché, per motivi di lavoro e di distanza, la figlia può incontrarla solo 30 minuti al giorno. L’anziana signora inoltre, a causa di questa situazione, sta cadendo in una grave depressione, rifiutando di mangiare e di prendere cure.
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