[didascalia fornitore=”ansa”]Amnesty inscena un banchetto nuziale per denunciare la pratica dei matrimoni precoci e forzati[/didascalia]
Venduta dai genitori a quasi 12 anni per 20 euro a un uomo anziano, è la storia di Dorhoty, sposa bambina della comunità dei Becheve, una tribù della Nigeria. L’uomo che ha comprato Dorhoty ha abusato di lei. ‘Adesso ho cinque figli da lui. I bambini sono malnutriti e devo pensare a tutto io perché lui è troppo anziano’, racconta la ragazza che oggi non ha ancora compiuto 18 anni.
‘Ero una ragazzina felice fino al giorno in cui mi hanno detto che sarei stata portata a casa del mio futuro marito. Ho risposto ai miei genitori che avrei preferito morire piuttosto di sposare un vecchio’, racconta Dorhoty. Come lei tante altre bambine vengono vendute a uomini più anziani dai genitori per estinguere debiti.
Un’usanza barbara che nega totalmente il diritto all’infanzia e purtroppo molto diffusa. ‘Un giorno è venuta a trovarmi una zia promettendo che mi avrebbe portata lontano da quell’uomo. Non era vero, e quando l’ho rivisto sono fuggita nei boschi ma poco dopo mi hanno ripresa. L’indomani sono arrivate alcune donne del villaggio. Erano taciturne e mi aspettavo una punizione per essere scappata. Quando ho cercato di alzarmi per uscire dalla capanna ho visto i suoi occhi. Era Phillips, il vecchio che volevano diventasse mio marito’, è l’agghiacciante testimonianza di Dorhoty.
Per aver provato a scappare Dorhoty è stata punita: ‘Le donne mi hanno afferrata e mi hanno distesa per terra. Mi tenevano ferma mentre quell’uomo mi stuprava’. Il racconto della sposa bambina è terrificante. Dorhoty come tantissime sue coetanee è stata utilizzata come merce di scambio. Trattate alla pari di un oggetto, una volta che il marito sarà morto la giovane donna verrà ereditata da un suo parente.